In primo grado 30 anni all’imputato Cappello
È stato fissato al 30 maggio 2024 il processo di appello per Giuseppe Cappello, condannato a 30 anni, per l’omicidio di Kristina Gallo, la 26enne trovata morta il 26 marzo 2019 nell’appartamento della periferia di Bologna dove viveva.
La ragazza, con cui l’imputato aveva una relazione, fu ritrovata in casa nuda e con le gambe sotto al letto.
Il caso inizialmente fu mandato verso l’archiviazione dalla Procura come morte naturale e poi è stato riaperto successivamente, con l’ipotesi di omicidio aggravato dallo stalking che ha portato ad accusare e arrestare tre anni dopo il 44enne, attualmente ai domiciliari.
Cappello è difeso dall’avvocato Gabriele Bordoni, che ha appellato la sentenza dello scorso 4 luglio, mentre parti civili sono i familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Cesarina Mitaritonna e l’associazione La Caramella Buona onlus, rappresentata dall’avvocato Barbara Iannuccelli.
Il processo di secondo grado sarà davanti alla prima sezione penale della Corte di assise di appello.
ANSA