Omicidio Pamela, intercettati i nigeriani in carcere: “Oseghale doveva mangiarla”

In carcere Desmond e Awelima hanno parlato dell’omicidio di Pamela Mastropietro. Ecco le parole citate dal giudice.

Tagliarla a pezzi e poi mangiarla. È questo che avrebbe dovuto fare Oseghale dopo aver ucciso la 18enne romana Pamela Mastropietro.

Le intercettazioni inquietanti sono state riportate dal giudice Giovanni Manzoni nell’ordinanza con cui impone ai fermati una nuova misura cautelare. “Oseghale avrebbe dovuto far sparire il cadavere tagliandone una parte a pezzettini da gettare nel gabinetto, e mangiando nel tempo il restante, dopo averlo congelato”. Le parole sono state pronunciate da Lucky Desmond e Awelina Lucky, arrestati con l’accusa di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere insieme a Innocent Oseghale.

Come riporta Il Resto del Carlino, nelle conversazioni intercettate Desmond ammette anche di aver consegnato a Oseghale l’eroina richiesta da Pamela. E proprio la tossicodipendenza aveva portato la giovane il 29 gennaio a Macerata, dopo aver abbandonato la casa di recupero della vicina Corridonia, a cercare di procurarsi una dose di droga. La 18enne aveva incrociato Innocent Oseghale, seguendolo poi nell’appartamento dove aveva assunto eroina e dove poi è avvenuto l’omicidio e lo smembramento del corpo. Il Giornale.it