Open: ”L’Ue cambia passo e si prepara alla guerra”

https://www.open.online/2024/03/05/ue-strategia-industria-difesa-preparazione-guerra/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Unione europea era nata oltre 70 anni fa (con il primo nucleo della Ceca) per dire «mai più» alla guerra sul suolo europeo. Oggi, di fronte alle minacce della Russia, allo spettro del ritorno di Donald Trump negli Usa e al caos in Medio Oriente, l’Ue si prepara per essere pronta a farla di nuovo, la guerra. Si vis pacem, para bellum. Si spera non serva, o che serva il più tardi possibile, ma è tempo di preparare il continente a misurarsi di nuovo in un conflitto armato – questa volta, e sarebbe la prima nella storia, uniti insieme contro un nemico esterno. Ancora senza un nome certo, ma che in questo momento ha le sembianze più probabili di Vladimir Putin. «Non c’è più spazio per le illusioni, Putin ha usato il dividendo della pace per prepararsi alla guerra. L’Europa deve svegliarsi», ha scandito la scorsa settimana al Parlamento europeo Ursula von der Leyen. La via maestra per farlo la sua Commissione la presenta oggi a Bruxelles. Si chiama Strategia europea per l’industria della difesa (Edis), e il Programma che ne dovrebbe derivare prevede lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro di qui alla fine del 2025 per costruire, appunto, la «prontezza della difesa europea» (alla guerra). Come? Sostenendo in primis la produzione e l’acquisto più rapido ed efficace di armamenti. Di regola da parte degli Stati membri, sovrani a norma di Trattati Ue nel campo della difesa, attraverso meccanismi quali sussidi, sconti fiscali e attrazione di capitali privati. Ma, se i governi dei 27 approveranno la proposta, si profila la possibilità anche di acquisti congiunti europei – operati dunque direttamente dalla Commissione per conto degli Stati membri – di materiale bellico. «Proprio come abbiamo fatto con grande successo coi vaccini o col gas naturale» nell’ultimo triennio, aveva anticipato von der Leyen al Parlamento. Open