Tra le novita? piu? rilevanti: il Pubblico registro dei capolavori e il Nucleo specializzato beni culturali, costituito dalla Gendarmeria.
Sempre all’interno del dibattito consiliare di venerdi? scorso, sono state presentate in prima lettura due Progetti di legge.
Il primo, che e? stato illustrato dal segretario di Stato per il Turismo, Teodoro Lonfernini, e? il Progetto di legge “Disciplina della gestione delle opere dell’arte nella Repubblica di San Marino”, mentre il secondo Pdl (Riforma della Legge 19 luglio 1995 n.87), presentato dal segretario di Stato al Territorio, Antonella Mularoni, e? il seguente: “Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie”.
In questa pagina ci soffermiamo in particolare sul primo progetto di legge presentato da Lonfernini: “Questo Pdl nasce da una visione di rilancio del settore turistico e crea le condizioni per realizzare un vero e proprio ordinamento sistematico delle opere dell’arte nella e per San Marino. L’obiettivo e? di trasformarla in una moderna culla di attrattivita?, commercio e sviluppo di arte e cultura.
Un modello all’avanguardia nello scenario internazionale. Il progetto apporta benefici nel settore del turismo e del mercato, con una agevole seppur controllata circolazione delle opere con una sostenibile fiscalita? nonche? con facilitazioni alla produzione e Cultura/Formazione con incentivi per la formazione specializzata. L’impianto normativo e? caratterizzato dalla volonta? di delineare criteri ed iter burocratici snelli ed immediati ma pur sempre garantisti per l’identificazione di opere dell’arte e per la loro libera circolazione. Allorquando le opere d’arte assurgono a beni culturali di interesse nazionale sono assoggettate a precise limitazioni che garantiscono certezza del diritto di proprieta?, efficienza burocratica-amministrativa, trasparenza nei tempi e nei metodi di applicazione della norma. I soggetti che potranno trarre benefici dall’applicazione del Pdl sono lo Stato. Tanto dal punto di vista economico: con l’adeguamento dell’imposta sulle importazioni rispetto a quanto attualmente in vigore (si passa dal 3 al 4%) e con la creazione di una imposta sugli acquisti, ad oggi non esistente, pari all’8% sul plusvalore di vendita del bene. Quanto dal punto di vista di una maggiore offerta di servizi pubblici evoluti: il rilascio di uno specifico passaporto dell’opera su richiesta del proprietario con l’obiettivo di certificare il profilo del bene che presuppone analisi e valutazioni anche finalizzate alla certificazione di originalita? dell’opera.
Non va inoltre sottaciuto il gettito fiscale derivante dall’indotto di settore in termini di tassazioni dei redditi delle imprese operanti nel mondo dell’arte il cui numero potra? crescere a seguito degli effetti dell’applicazione di tutti gli aspetti innovativi. Le imprese e gli operatori del set- tore sono destinatari di benefici tesi a favorirne l’insediamento in Repubblica. Partendo da garanzie certe su tempi e metodi di svincolo delle opere non classificabili come di interesse nazionale gli operatori potranno anche essere favoriti dalla previsione di uno strumento normativo presente in altri paesi europei: ci si riferisce ai vantaggi significativi in termini di accesso delle opere dell’arte in territorio, importate ai soli fini di custodia.
Tale tipologia di importazione e? prevista in esenzione dall’imposta sulle importazioni e cio? potrebbe configurare la creazione di un porto franco appetibile a coloro che intendono scegliere la Repubblica come sede di conservazione e deposito delle opere dell’arte senza scopo di commercializzazione.
Sono altresi? previste aliquote di imposizione sulle operazioni di compravendita estremamente contenute rispetto a quelle vigenti nel contesto internazionale. Gli artisti delle opere possono essere identificati come il terzo soggetto interessato dai benefici previsti dalla normativa: la previsione di un Fondo a sostegno dello sviluppo di opere dell’arte, alimentato ogni anno in misura pari al 5% del gettito complessivo derivante dal gettito delle imposte indirette (importazione e acquisto) introdotte dal Pdl, gli incentivi economici previsti per la produzione di opere dell’arte sul territorio della Repubblica e l’esenzione d’imposta sulle importazioni e sull’imposta di acquisto per le vendite effettuate dagli autori sono finalizzati a rendere attrattivo il nostro paese come culla dell’arte e degli artisti. Tra le novita? piu? rilevanti vi e? la previsione della costituzione di due realta? destinate a regolare e controllare il settore: il Pubblico registro delle opere d’arte con funzioni di tracciabilita?, aggiornamento e supervisione dei movimenti delle opere sul territorio ed il Nucleo specializzato beni culturali, costituito nell’ambito della Gendarmeria con funzioni di vigilanza, ispettive e di controllo.”
A coronamento dell’intervento di Lonfernini, Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura, sollecitato da Mimma Zavoli (C10) ha inoltre aggiunto: “Sono stati avviati altri due Pdl in materia, tra cui un accordo sull’interscambio con l’Italia in materia beni artistici e culturali”.
Francesca Michelotti (Su) ha evidenziato che “non possiamo dare vita a un mercato parallelo con l’Italia. Bisogna muoversi con grande attenzione”.
Andrea Zafferani (C10): “Si parla nel Pdl di un nucleo specializzato di tutela dei beni culturali, della Gendarmeria che ha compiti di area di tutela in materia. La Gendarmeria ha problematiche in questo momento, in attesa del riordino dei corpi di polizia, della dotazione di mezzi e personale, rispetto a questo tema non si e? fatto nulla. Mi chiedo come questo nucleo si inserira? in questo contesto”.
Ecco, infine, la risposta di Lonfernini alle perplessita? di Zafferani: “Il nucleo e? un’esigenza che la gendarmeria avra?, dobbiamo aumentare il numero di uomini preposti”.
La Tribuna