Orlandi,Gregori,Cesaroni, una commissione per i misteri

(ANSA) – ROMA, 20 DIC – Tre casi chiusi ma per i quali in
realtà non esistono verità definite, certe. Anzi, a distanza di
decenni rappresentano veri “buchi neri”. Emanuela Orlandi,
Mirella Gregori, Simonetta Cesaroni, tre nomi ormai più che noti
all’opinione pubblica, sono legate da un filo rosso, quello del
mistero sulla loro sorte e soprattutto sui moventi che hanno
portato le prime due alla sparizione e la terza a una morte
violenta. Sulle loro tracce si mette in moto ora la politica con
una iniziativa di legge promossa da Pd, Azione e M5s per
istituire una commissione di inchiesta bicamerale che possa far
emergere elementi importanti per fare luce. “Una commissione di
inchiesta parlamentare non si sostituisce alla magistratura – ha
ricordato Morassut, tra i primi firmatari dell’iniziativa – ma
ha suoi poteri e suoi strumenti con cui poter far emergere
elementi da trasmettere poi, nel rispetto della separazione dei
poteri, alla magistratura che farà le sue valutazioni. Certo,
però, la ‘spinta’ parlamentare ha il suo peso”. L’iniziativa
mira a coinvolgere forze politiche di tutto l’arco
costituzionale ed anzi, aggiunge il leader di Azione, Carlo
Calenda, “non dovrebbe essere del solo Parlamento ma addirittura
del governo” in particolare per quanto riguarda il caso Orlandi
su cui Calenda muove accuse allo stesso Vaticano: “C’è un
grande non detto, l’evidenza da quello che è emerso è che il
Vaticano sa molto di più di quello che dice, e c’è la necessità
che uno stato sovrano, stato nel cui territorio è avvenuto il
rapimento di Emanuela Orlandi, si faccia sentire e non stia
passivamente alla versione che il Vaticano dà di questa
vicenda”. (ANSA).

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