È stata “Romagna Mia”, intonata da Mirko Casadei, a dare il via ieri alla settimana che l’Emilia-Romagna dedica a sé stessa e alle sue eccellenze all’Expo 2025 in Giappone. Con il taglio del nastro, il padiglione regionale si è ufficialmente aperto al pubblico e rimarrà visitabile per sette giorni, offrendo una panoramica che spazia dai motori all’agroalimentare, passando per cinema e cultura.

L’apertura ha posto l’accento sul settore agroalimentare, vero pilastro economico della regione. L’Emilia-Romagna, con oltre un milione di ettari di superficie agricola – pari all’8,3% del totale italiano – conta 53.753 aziende e più di 127.000 addetti. Un comparto che genera 8,6 miliardi di euro di valore nella produzione agricola, mentre l’industria alimentare raggiunge i 37 miliardi, contribuendo per il 7,5% al totale nazionale. L’export tocca quota 10,5 miliardi, pari al 15,6% del valore italiano complessivo.
Il presidente della Regione, Matteo de Pascale, ha sottolineato come la partecipazione a Osaka rappresenti un’occasione concreta per rafforzare la visibilità dei prodotti emiliano-romagnoli in mercati strategici come quello giapponese. La qualità, ha spiegato, è la leva decisiva per distinguersi nella competizione globale e conquistare nuove opportunità. Il presidente ha ricordato anche l’importanza delle produzioni Dop e Igp, oltre all’impegno crescente nelle coltivazioni biologiche, considerate non solo un fattore economico ma anche una scelta ambientale.
La settimana espositiva in Giappone vuole dunque raccontare un territorio che unisce innovazione e tradizione, ricerca e cultura, mettendo al centro il lavoro e le persone. L’Emilia-Romagna si presenta all’Expo 2025 come un laboratorio di qualità capace di proiettare le sue eccellenze oltre confine.