
(di Mauretta Capuano) (ANSA) – ROMA, 26 APR – MARCO MALVALDI, OSCURA E CELESTE
(GIUNTI, PP 352, EURO 19). Marco Malvaldi riporta in vita Galileo Galilei, magnifico
filosofo, straordinario matematico, ma soprattutto “grandissimo
provocatore” nel suo nuovo romanzo Oscura e Celeste che arriva
in libreria oggi per Giunti.
L’autore della serie bestseller in otto volumi dedicata ai
vecchietti del BarLume, pubblicata da Sellerio e diventata una
fortunata fiction tv, torna con questo libro al giallo storico,
dopo ‘La misura dell’uomo’ che ha venduto oltre 100 mila copie.
Siamo nel 1631, a Firenze infuria la peste e l’Europa è in
guerra, Galileo Galilei sta per pubblicare il Dialogo sopra i
due massimi sistemi del mondo che ha scritto in volgare perché
tutti possano capire che non è l’uomo ma il Sole a stare al
centro dell’universo. Teme l’Inquisizione ma, la pandemia è in
qualche modo favorevole al padre della scienza moderna che, con
la scusa del morbo, ha ottenuto di stampare il suo ultimo libro
in città anziché a Roma, sottraendosi così agli accaniti
controlli del tribunale ecclesiastico.
Galilei nel ritratto di Malvaldi è anche un toscano
spiritoso, amante del vino e della tavola, con sempre più
problemi alla vista, Dovrà per questo affidare alla figlia
prediletta, Virginia, che ha preso i voti ed è diventata Suor
Maria Celeste nel convento di San Matteo in Arcetri, la
trascrizione in bella copia delle pagine del Dialogo per il
tipografo. Al convento sono finite anche Livia Galilei, sua
sorella, che a sua volta ha preso il velo e ora è Suor
Arcangela, furibonda per essere stata messa dal padre nel
monastero, a differenza di Virginia.
“Suor Maria Celeste e il padre si mandavano lettere con grande
frequenza, e l’unico periodo in cui non si scrissero (proprio
perché Galileo, abitante ad Arcetri, poteva andarla a trovare
tutti i giorni) è tra il 1631 e il 1632” spiega Malvaldi che ha
sfruttato “questo intervallo privo di attestazioni scritte –
come tutti i buchi nella documentazione, disperazione degli
storici, ma benedizione per i romanzieri”.
Con le due sorelle diventate monache, c’è Suor Chiara,
cugina di Livia e Virginia, e Suor Agnese, amica delle sorelle,
che non farà una bella fine. A Suor Agnese spetta “il ruolo
d’onore tra i pochi personaggi di fantasia” ed è un omaggio,
racconta nella nota in fondo al libro Malvaldi, alla pioniera
della fisica Agnes Pockels, a cavallo tra il XIX e XX secolo. Il convento diventa uno scenario oscuro e misterioso, mostra
aspetti inattesi: in alcune celle il lume rimane acceso a lungo,
le monache ricevono visite e una notte si sente il rumore di un
corpo che cade. Galilei che con il suo “cannone occhiale” ha scoperto le fasi
di Venere e i satelliti di Giove, che fa esperimenti sul pendolo
e sulla caduta dei gravi, non si ferma davanti a nulla perché sa
che ogni cosa illuminata ha una parte oscura. Quello che vediamo
dipende da che parte abbiamo scelto di osservarlo e se cogliamo
la sua interezza, ci avviciniamo alla nostra natura celeste.
Dedicato a don Piero Malvaldi, parente dello scrittore, in
Oscura e Celeste, al cui interno sono riprodotte anche mappe,
incisioni e terzine autografe, troviamo tanti altri personaggi
tra cui la figura del Granduca, il canonico Cini, i padri
gesuiti del Collegio Romano e alcuni discepoli di Galilei. È un
libro che non vuol essere di storia, come spiega lo stesso
Malvaldi nella nota di chiusura, benchè “in questo caso,
separare il vero dal verosimile non è così facile” e soprattutto
ci sono cose che potrebbero apparire incredibili che sono invece
storicamente fondate. (ANSA).
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