OSLA Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori ritiene necessario che la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri si attivi con il Ministero degli Esteri Italiano per chiedere l’apertura di un tavolo di trattativa per la modifica e l’integrazione degli accordi internazionali (Rep. di San Marino – Italia) di interscambio del 1972 (approvati a San Marino con Legge 22 dicembre 1972 n.40 e successive modifiche). Si assiste infatti alla continua emissione unilaterale da parte dell’Italia di Decreti Legge di circolari e disposizioni amministrative in contrasto con detti accordi internazionali, bypassando così una procedura necessaria ed indispensabile per la legittimità delle disposizioni.
OSLA Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori, in attesa della sottoscrizione degli accordi contro le doppie imposizioni con l’Italia, che attivano i due precedenti accordi firmati sulla cooperazione e in materia finanziaria, chiede di attivare un canale operativo con i Ministeri italiani, che eviti l’imposizione per la Repubblica di San Marino di Decreti e disposizioni unilaterali che il più delle volte che danneggiano le relazioni di scambio, amministrative ed economiche della Rep. di San Marino e dei suoi operatori economici. Il rispetto degli accordi internazionali deve essere fortemente voluto dal Governo sammarinese, anche se dovesse rendersi necessario richiedere, a fronte di atti impositivi, la tutela del Consiglio d’Europa.
Occorre a nostro avviso necessariamente entrare nel circuito IVA, se non si vuole essere tagliati fuori da tutte le relazioni commerciali ed industriali con i paesi dell’UE, per non trovarsi in un embargo di fatto e recepire la direttiva che indica lo strumento dell’IVA quale unico adottabile nella UE. Va osservato che la preannunciata emissione di un decreto italiano in materia di interscambio potrebbe portare alla quasi totale paralisi delle attività economiche in Repubblica in quanto si aprirebbero numerosi contenziosi con l’Italia, particolarmente nei casi in cui Aziende sammarinesi che hanno vinto gare o appalti nei settori pubblici italiani, si vedrebbero obbligati a sospendere le relazioni e a non poter onorare le gare o gli appalti vinti. Speriamo che da parte Italiana si ridimensioni la portata di provvedimenti veramente dannosi per San Marino.