
(ANSA) – ROMA, 11 DIC – Una due giorni di Padel nel segno
dell’inclusione come valore sociale da mettere in pratica sul
campo. Con il patrocinio dell’Us Acli di Roma e del Comitato
italiano paralimpico del Lazio, ha preso il via oggi il torneo
Roma Cup organizzato dalla Asd Sportinsieme al Joy Padel Club di
Roma.
Al torneo, che vivrà le finali nella giornata di domani,
partecipano atleti della Federazione Sport Sordi Italia, in
competizioni di doppio maschile e femminile, si affiancheranno
sessioni di allenamento per atleti con disabilità motoria e
incontri di doppio misto, tra atleti con e senza disabilità in
coppia.
“In assenza di un quadro normativo e federale di compiuto
riferimento per le persone con disabilità che vogliono giocare a
padel – spiega il presidente dell’Asd Sportinsieme e
responsabile allo sviluppo associativo dell’Us Acli provinciale
di Roma, Luca Alessandrini – abbiamo assunto l’iniziativa di
proporre attività sportiva che permetta di giocare
effettivamente insieme semplicemente in considerazione di
caratteristiche di gioco e di regole che si prestano agevolmente
alla condivisione su un campo di gara”.
Luca Serangeli, presidente dell’Us Acli di Roma e
vicepresidente vicario dell’Us Acli nazionale, sottolinea che “si tratta di un ribaltamento di prospettiva, che pone al centro
dell’attenzione il giocatore senza alcun requisito di
classificazione: sono le regole di gioco che devono prestarsi
all’inclusione e alla convivenza sul campo di caratteristiche
fisiche differenti”.
L’evento al Joy Padel segue il recente convegno dell’Us Acli ‘Sport olimpico e paralimpico giocano insieme’, in cui il
presidente nazionale Damiano Lembo aveva evidenziato
l’opportunità di seguire il concetto di piramide rovesciata: “Partendo dall’ascolto del territorio, per una promozione
dell’attività sportiva moltiplicatrice di attività sociali”.
(ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte