Sarebbe stato trovato in una fossa comune nei pressi di Raqqa, in Siria, il cadavere di Padre Dall’Oglio. Lo riferisce ‘Oggi’.
Sarebbe infatti stato rinvenuto il cadavere di un uomo in abiti religiosi e si ritiene possa essere quello di Padre Paolo Dall’Oglio. Il gesuita romano era scomparso il 29 luglio 2013 nel Nord della Siria all’epoca occupato dallo Stato Islamico.
La notizia del possibile ritrovamento, riferita a ‘Oggi’ dal vescovo di Qamishlie – ‘Oggi’ pubblica anche l’audio della conversazione – secondo il giornale è stata confermata dal nunzio apostolico a Damasco cardinal Mario Zenari: “Sono stato informato ieri sera”, ha dichiarato l’ambasciatore della Santa Sede, “le indicazioni sulla località del ritrovamento e sull’identificazione di Padre Paolo non sono ancora precise. Abbiamo contattato i gesuiti presenti sul territorio ma non siamo ancora riusciti ad avere conferma”.
Farnesina: “Non ci sono ancora conferme definitive”
Fonti della Farnesina precisano che la fossa comune sarebbe stata trovata da un gruppo di scavatori che fanno capo alle SDF (Forze Democratiche Siriane). Il Vescovo locale ha chiesto l’intervento del capo delle SDF, Mazloum Abdi, per le verifiche necessarie. Per il momento – spiegano le stesse fonti – non si hanno ancora conferme definitive. L’Ambasciata d’Italia a Damasco è in contatto con il Vescovo e con altre autorità per gli aggiornamenti del caso.
Nunzio apostolico in Siria: “Non posso confermare che corpo sia il suo”
“Non sono in grado di confermare la veridicità o meno della notizia su padre Paolo Dall’Oglio”, ha detto a LaPresse il Nunzio Apostolico in Siria, cardinale Mario Zenari.
Meloni nel luglio 2023 diceva: “Massimo impegno per riportarlo a casa”
“Il 29 luglio 2013 è stato sequestrato a Raqqa padre Paolo Dall’Oglio, fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa e testimone instancabile di pace e dialogo tra le diverse confessioni religiose in Siria. Sono trascorsi dieci anni dal suo rapimento, ma la speranza di poterlo riabbracciare non si è mai spenta. Il Governo esprime vicinanza ai famigliari, ai cari e ai confratelli di padre Dall’Oglio e rinnova il massimo impegno dell’Italia per riportarlo a casa“. Lo aveva dichiarato Giorgia Meloni nel luglio 2023, sperando di riportare padre Dall’Oglio a casa in Italia. “Siamo al fianco delle comunità cristiane sofferenti a causa dei conflitti e delle persecuzioni e facciamo nostre le preoccupazioni espresse dai vescovi siriani per le grandi difficoltà che quotidianamente affronta il popolo siriano”, ha concluso la premier.
La sorella Francesca: “Per me è una fake news”
“Spesso in questi anni sono uscite fake news. Più volte si pensava di aver trovato il corpo di Paolo, e così non era. Colgo l’occasione per dire che la notizia che gira è che sia vestito con un abito da religioso. Paolo non era vestito da religioso, ma era in abiti civili e non aveva simboli religiosi. Mio fratello Paolo è un personaggio importante e intorno alla sua sorte ci sono dei giochi che portano anche ad aspetti internazionali. Ho potuto analizzare il fascicolo, abbiamo fatto opposizione alla sua chiusura, ho parlato con il magistrato, e a prescindere da questi rapporti, non è una notizia vera. Per le conferme che ho avuto è una fake news”. Lo ha detto a Rainews24 Francesca Dall’Oglio, sorella di padre Paolo Dall’Oglio, a proposito del presunto ritrovamento del corpo del fratello in una fossa comune a Raqqa, in Siria. La notizia “l’ho saputa venerdì 30, la sera – ha detto -. Dopodiché ho cercato di fare dei riscontri con chi mi è stato vicino e mi sta aiutando in questi anni. Il mio contatto è riuscito a parlare telefonicamente con la persona che messo online la notizia, il quale ha riferito di aver parlato con uno sceicco, fratello di un altro sceicco ex Isis trattenuto in un carcere di Qamishli, il quale avrebbe detto al fratello che Paolo sarebbe stato sepolto a Raqqa, non in una fossa comune”.
LaPresse