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  • Caso Guerrina Piscaglia. Padre Gratien ai domiciliari esce senza braccialetto

    gratien«La corte d’Assise oggi ci dovrebbe dare una riposta per poter trasferire padre Gratien Alabi al convento di Roma per scontare i domiciliari».
    L’avvocato difensore dell’ex vice parroco di Ca’ Raffaello, Riziero Angeletti, oggi sarà in aula al tribunale di Arezzo con tutto il pool difensivo, per una nuova udienza del processo a carico del frate congolese, accusato dell’omicidio volontario di Guerrina Piscaglia, la casalinga sparita dal paesino dell’alta Valmarecchia il 1° maggio 2014. «Abbiamo presentato nei giorni scorsi una seconda istanza alla Corte d’Assise – dice Angeletti – per la concessione degli arresti domiciliari semplici. Almeno fino a quando non verrà recuperato il famoso braccialetto elettronico. Confido di avere una risposta già in udienza».
    In aula, oggi, saranno ascoltati altri testimoni. Primo fra tutti il maresciallo dei carabinieri di Badia Tedalda, che ha condotto per primo le ricerche in paese, dopo la sparizione della donna. E poi ancora, i partecipanti al funerale di Presciano e la parrocchiana Loretta che ha incontrato padre Gratien all’incrocio del paese intorno alle 14.20. «Cercheremo di verificare gli orari – commenta ancora l’avvocato – Si viaggia sull’onda del secondo. Vogliamo capire quando, effettivamente, possa essersi verificata la morte di Guerrina. Le anomalie dei messaggi inviati dal cellulare della donna dopo la sparizione, ci sembrano del tutto ininfluenti. Si dimentica, prima di tutto, che si deve ancora dimostrare l’uccisione di Guerrina…». (…) Il Resto del Carlino