Palermo: Baldini, non c’erano più fiducia ed entusiasmo

(ANSA) – PALERMO, 28 LUG – “Sento di non essere parte del
progetto della società e questo non mi consente di lavorare con
la giusta mentalità come l’anno scorso. Sento che non posso
portare la squadra in serie A, né nel breve né a lungo termine.
   
La mia è una scelta ponderata presa col senso di responsabilità
che ho verso i tifosi, la città e la squadra”. Così nella
lettera di dimissioni da allenatore del Palermo di Silvio
Baldini, presentata ieri al presidente, Dario Mirri, e al dg,
Giovanni Gardini, e da lui letta in una conferenza stampa con
l’ex ds Renzo Castagnini per spiegarne le ragioni.
    “L’anno scorso abbiamo vinto i playoff non perché eravamo la
squadra più forte, ma il gruppo più forte – ha detto Baldini – e
ora quel gruppo non c’è più. Quando dico che non mi sento di
essere parte della società significa che ho realizzato che non
ci sono più i presupposti per migliorare. Nel mio animo c’era un
solo scopo, portare la squadra in serie A. Se non ci sono questi
presupposti che devo fare? Non sono uno che si tiene lo
stipendio, fa brutte figure nelle prime cinque giornate e si fa
cacciare”. Baldini ha raccontato di alcuni malumori nel gruppo
squadra, “giocatori che pensavano di prendere un ingaggio
migliore e poi hanno preso lo stesso della C, persone intorno a
me e ai miei collaboratori che non sono felici. Ognuno ha
esternato le sue amarezze”. “Non accuso il Palermo, il club ha
cambiato proprietà e modo di lavorare. Solo che il nuovo modo
pretende del tempo e il calcio tempo non te ne dà. Avrei dovuto
rassegnare le dimissioni 15 giorni fa, ma non l’ho fatto perché
non volevo fuggire”. (ANSA).
   


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