Una fonte confidenziale raccolta dai servizi segreti che parla di un progetto di attentato ai danni di Lucia Borsellino. Un piano ordito probabilmente da Cosa nostra, ma non solo, per vendicare i tanti arresti e sequestri di beni subiti in questi anni. Una sorta di prova di forza per dimostrare a tutti la vitalità dell’organizzazione e di ambienti criminali-affaristici ad essa legati. L’allarme è stato subito raccolto dagli investigatori palermitani e nel giro di poche ore il ministero dell’Interno ha assegnato la scorta alla figlia del giudice massacrato in via D’Amelio.
Il nome Borsellino dunque è di nuovo collegato ad un progetto stragista e la destinataria questa volta è l’ex assessore regionale alla Sanità che ha lasciato la giunta Crocetta sbattendo la porta. Non voleva più avere nulla a che fare con ambienti e situazioni che erano in contrasto con i suoi principi e con i suoi trascorsi. Ma, paradossalmente, proprio queste sue scelte personali e politiche, e per il cognome che porta, hanno finito per renderla suo malgrado un simbolo da abbattere per una mafia mai domata.
Fonte: IL GIORNALE