Pallavolo: Anzani, dopo Mondiale dobbiamo essere affamati

(ANSA) – TRENTO, 23 SET – “Abbiamo goduto per ogni singolo
momento passato al Mondiale e dobbiamo godere anche in futuro.
    Dobbiamo essere affamati per scrivere pagine ancora più
importanti di questa. Vincere contro la Polonia, a casa loro,
con tutto quel pubblico, è stato bellissimo. Alla fine ci hanno
applaudito e secondo me hanno riconosciuto la bravura che
abbiamo avuto per batterli”. Il vicecapitano dell’Italvolley
neocampione del mondo, Simone Anzani, ha raccontato sul palco
del Teatro Santa Chiara di Trento le emozioni della finale,
giocata e vinta dagli azzurri due settimane fa. Con lui,
all’evento organizzato nell’ambito dl Festival dello sport di
Trento, anche i compagni di squadra Alessandro Michieletto,
Fabio Balasso, Daniele Lavia e Riccardo Sbertoli, oltre al ct,
Ferdinando De Giorgi.
    “È giusto godersi quello che viene dopo un risultato così. Ed
è giusto che si parli di più di pallavolo, anche sulle prime
pagine. Spero che passi anche il messaggio che questi ragazzi
stanno mandando, certo valori tecnici, ma non solo, anche tante
emozioni. Una bella storia che in un momento come questo che
stiamo vivendo dà fiducia e speranza. Sono ragazzi giovani che
hanno fatto un’impresa incredibile e questo è un messaggio
potentissimo che dobbiamo sfruttare per dare energia al nostro
movimento ma anche in generale”, ha detto il commissario
tecnico. “Noi dobbiamo proseguire il nostro percorso. Poi, se
dovessi dare un giudizio, il Mondiale è tecnicamente più
complicato delle Olimpiadi, perché ci sono tutte le squadre più
forti”, ha aggiunto. Il riferimento è all’unico oro mancante nel
palmares azzurro del volley, quello olimpico, sfiorato due volte
(più un bronzo) dalla “generazione di fenomeni”, di cui Fefè De
Giorgi ha fatto parte. Quello che aspetta la nazionale, ha
proseguito il ct, è “un percorso del fare, non del provare
perché sennò mi incazzo…”, ha scherzato. “Loro hanno creduto
in questo progetto e si sono messi a costruire giorno dopo
giorno e questa è la strada”, ha concluso. (ANSA).
   


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