
(ANSA) – ROMA, 05 APR – “Fa male per la Roma non avere lo
stadio. Avevamo grandi sponsor in attesa come Coca-Cola”, sono
le parole dell’ex presidente giallorosso, James Pallotta, a The
Athletic. Il tycoon di Boston ripercorre i suoi anni da numero
uno del club e i rimpianti sono tanti, come la scelta di Monchi
per il ruolo di diesse. “Mi prendo tutta la colpa di essermi
fregato da solo – dice ancora arrabbiato per la decisione
Pallotta -. Ünder e Kolarov sono stati buoni acquisti, ma ci
sono stati errori costosi. Sono rimasto a guardare e fu un
errore. Zaniolo? Fu scelto da Baldini, Monchi non sapeva chi
fosse”. Inevitabile poi un passaggio sugli addii alla Roma di
Totti e De Rossi. “Cosa dovevo fare? Non avevo alcun vantaggio
dal vedere ritirare due delle più importanti superstar di ogni
tempo – ha continuato l’ex presidente giallorosso -. Con Daniele
e Francesco abbiamo fatto quello che pensavamo fosse giusto per
la squadra. Totti all’inizio pensava di voler allenare, ma poi
ha cambiato idea. Io gli ho fatto fare lo scout”. Conclude
parlando del calcio italiano e delle riunioni di Lega: “Non ho
mai visto una cosa come questa. Potevano salire sui tavoli e
iniziare a colpirsi gli uni con gli altri. C’erano litigate che
pensavo fossero una cosa divertente da vedere (ride, ndr). Se
prendi la Premier League, c’è qualcuno che comanda la Lega,
giusto? In Italia, mi dici chi comandava? Ciò che era frustrante
è che tutti discordavano sulle cose, non ci si avvicinava alla
maggioranza e non ci si accordava su come la Lega dovesse essere
guidata”. (ANSA).
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