Palpeggia due bambine nel cortile condominiale, ma due ore dopo viene arrestato dai carabinieri. E’ finito in manette con l’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni aggravate, un 57enne riminese che continua a negare a oltranza di avere molestato le bimbe.
I fatti risalgono all’altro pomeriggio, poco dopo le 19. Secondo la ricostruzione degli investigatori e il racconto delle giovani vittime, queste, di 7 e 8 anni, stavano giocando nei giardinetti del condominio dove vivono, a ridosso del centro storico. Le mamme le sorvegliavano dai balconi, affacciandosi di tanto in tanto, ma nessuno poteva immaginare che potessero correre dei rischi. L’uomo, hanno detto, si era avvicinato con la scusa di giocare con loro. Aveva modi gentili e si era offerto di farle salire a cavalcioni. Le due bimbe all’inizio avevano accettato, si erano fidate di quel signore che poteva essere il loro nonno. Poi però aveva cominciato ad allungare le mani, infilandole negli slip delle bambine. Queste erano corse via spaventate, andando a raccontare tutto alle mamme. Una di queste si era affacciata subito al balcone, riuscendo a vedere un uomo che se ne stava andando via pedalando veloce su una bicicletta.
I genitori sconvolti avevano chiamato subito i carabinieri. I militari erano arrivati in pochi minuti e avevano raccolto la testimonianza delle bambine che erano riuscite a dare anche una descrizione abbastanza precisa del molestatore. Mentre le bimbe venivano portate in ospedale per essere sottoposte a una visita medici (hanno dato loro due giorni di prognosi), gli investigatori hanno cominciato a battere la zona, cercando di parlare con i residenti, nella speranza che qualcuno li mettesse sulla pista giusta. Erano diverse le persone che avevano visto quell’uomo, e alla fine i carabinieri sono riusciti ad avere anche un nome e un cognome. Non c’è voluto molto per scoprire chi fosse, un riminese, di 57 anni, con anche precedenti per furto che non vive nella zona.
Poche ore dopo i militari sono andati a bussare alla porta del suo appartamento, dove vive insieme alla compagna. L’uomo era lì e sembrava anche parecchio ubriaco. Sarebbero state le stesse bambine a confermare che si trattava proprio della persona che le aveva molestate, e a quel punto i carabinieri hanno fatto scattare le manette per la peggiore delle accuse. Il riminese, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, ha negato tutto, giurando di non avere mai fatto niente di simile. Questa mattina comparirà davanti al giudice per la convalida. Il Resto del Carlino
