Rappresentano oltre il 16% della superficie regionale e sono una riserva preziosa di biodiversità. Un polmone verde che gioca un ruolo importante nel contrasto al cambiamento climatico e per promuovere uno sviluppo sostenibile.
Sono le aree protette dell’Emilia-Romagna una rete diffusa di parchi, riserve naturali, siti Natura 2000 che la Regione valorizza e sostiene, anche per quanto riguarda i costi relativi al loro funzionamento.
Vanno proprio in questa direzione i quasi 4,5 milioni di euro assegnati come contributo per il 2021 ai cinque Enti di gestione per i parchi e la biodiversità dell’Emilia-Romagna, oltre che al Parco interregionale Sasso Simone e Simoncello.
Un impegno da parte della Regione che continua per una sempre maggiore valorizzazione di queste aree a beneficio delle comunità locali e di tutta l’Emilia-Romagna.
Le risorse assegnate
Le risorse (4.467.984 euro) – attribuite sulla base della superficie e del numero delle aree protette gestite dai singoli Enti – sono così ripartite: oltre 1 milione e 241 mila euro all’Ente di gestione Emilia Occidentale; 900mila euro a quello dell’Emilia Centrale; 985 mila euro a quello dell’Emilia Orientale. E ancora: l’Ente di gestione Romagna riceve 509 mila euro, mentre quello del Delta del Po 705 mila. Infine sono stati assegnati 127 mila euro al Parco interregionale Sasso Simone e Simoncello.
Le aree protette in Emilia-Romagna
In Emilia Romagna ci sono 14 parchi regionali, 3 tra parchi nazionali e interregionali, 15 riserve naturali, 34 aree di riequilibrio ecologico, 158 siti della Rete natura 2000. Una superficie protetta pari al 16,33% del territorio regionale in capo per la gran parte ai cinque Enti di gestione per i parchi e la biodiversità e a tre Enti Parco: oltre al Parco interregionale Sasso Simone e Simoncello, i Parchi nazionali dell’Appennino Tosco-Emiliano e del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna.
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