NON HA PACE la Ville Lumière. Dopo gli assalti terroristici di venerdì sera, Parigi è una città con i nervi a fior di pelle, tra esplosioni sospette, fughe disperate e falsi allarmi. Da Place de la République al Marais, il quartiere ebraico della capitale francese. Il primo fuggi fuggi scatta alle diciotto e trequarti in quella che è la piazza simbolo della libertà, dove migliaia di parigini e turisti stanno rendendo omaggio alle 129 vittime delle stragi. A un certo punto c’è chi sente delle esplosioni simili a colpi di arma da fuoco.
«Via, via, sparano. Scappate», l’urlo squarcia il buio, se possibile ancora più spettrale. La polizia, che è nei pressi, dà immediatamente l’ordine di evacuare la zona. È il panico: lumini e fiori posti sotto la colossale statua in bronzo della Marianna vengono calpestati dalla gente in fuga. Qualcuno scivola a terra nella foga di cercare riparo, altri rimangono impietriti, rischiando di venire travolti dalla calca.
IN UNA MANCIATA di secondi gli agenti in assetto antisommossa sigillano Place de la République, controllano l’entrata della metropolitana, setacciano le stradine circostanti. Minuti che sembrano un’eternità… Poi il via libera, con la piazza che riprende ad animarsi di giovani e anziani che piangono i caduti dell’orrore islamista. Il rumore delle esplosioni – riferiscono fonti al quotidiano Le Monde – sarebbe stato provocato da petardi. Ma poi in tarda serata fonti di polizia spiegano che sarebbe stato lo scoppio di una lampadina in un ristorante…
Panico anche vicino alla Bastiglia, solo qualche minuto più tardi. Gruppi di persone si mettono a correre con il terrore negli occhi nelle strade attorno al luogo chiave della Rivoluzione francese. Anche in questo caso alcune deflagrazioni sospette, stavolta nel quartiere del Marais, nei pressi della rue des Rosiers, il cuore del quartiere ebraico.
NEGLI STESSI istanti il sito web Idf Elite, vicino alle forze armate israeliane, riferisce, via Twitter, di spari in rue de Rivoli, nel centro di Parigi, poco distante dal museo del Louvre e dal municipio. La fermata della linea 1 della metropolitana all’hotel de Ville viene chiusa per una valigia sospetta.
Il timore di una nuova, terribile riedizione degli attacchi coordinati di venerdì sembra materializzarsi. È un incubo che per fortuna passa in fretta. Anche in questi casi è solo psicosi. Ma la vita, quella normale, sulla Ville Lumière resta un miraggio. Ancora e chissà per quanto.
