Parigi. “Hollande farà a meno dell’Europa. Con Obama e Putin patto con l’Isis”

hollande2FRANÇOIS HOLLANDE non ha avuto molto sostegno dal resto dell’Europa contro il terrorismo islamico. Ma ora potrebbe prendersi la rivincita. «Se riuscirà a creare un fronte comune con l’azione militare degli Stati Uniti e della Russia in Siria, metterà l’Europa nella scomoda posizione di dover scegliere da che parte stare, con lui o con i ribelli», prevede Marc Lazar, professore di sociologia politica e direttore del Centro di Storia di Sciences Po a Parigi.
Per Hollande la battaglia contro l’Isis è diventata una priorità, ma le risposte dall’Europa non sembrano molto incisive…
«È chiaro che per la Francia il punto più importante è assicurare la sicurezza dei cittadini e in questo senso colpire lo Stato Islamico diventa essenziale. Hollande ha reagito con grande prontezza, non solo come uomo di Stato, che pensa alle prossime generazioni, ma anche come uomo politico, che pensa alle prossime elezioni. Questa posizione decisa, che ha assunto subito, gli tornerà utile anche alle imminenti elezioni regionali. Dove come sappiamo dovrà competere con Marine Le Pen, che ormai raccoglie i consensi del 29% dell’elettorato, secondo i sondaggi».
Non sarà solo per convenienza elettorale che Hollande ha mandato i bombardieri a Raqqa…
«Certamente no. Hollande è un abile politico ma non un cinico. Sta lavorando per fare in modo che Putin smetta di bombardare i ribelli e si concentri sull’Isis, cosa che in effetti sta facendo. Quando andrà da Barack Obama il 24 novembre gli farà sicuramente notare questa virata dei russi e cercherà di costruire una coalizione a tre per affrontare insieme la minaccia dell’Isis che ormai pesa sia su tutto il mondo, ma in modo particolare sull’Europa e sulla Russia, come si è visto con l’attentato all’aereo sul Sinai. Obama resta scettico nei confronti di un’alleanza con Putin, ma l’idea è trovare un accordo a tre, che potrebbe essere suggellato il 26, nella sua visita a Mosca».
Ma Putin non vuole che si tocchi il regime di Assad.
«Questo è il punto. Hollande però potrebbe suggerire che intanto bisogna spazzare via l’Isis e di Assad ne parleremo dopo. Una posizione di questo tipo potrebbe ammorbidire gli americani e nel contempo gli farebbe gioco anche in politica interna, perché già Nicolas Sarkozy aveva proposto a suo tempo un approccio di questo tipo. Se ora Hollande lo fa suo, il rivale non ha più niente da opporgli».
E l’Europa? Mica può fare tutto da solo…
«A quel punto l’Europa, che ha reagito in maniera molto blanda alle richieste di assistenza lanciate da Parigi, si troverebbe davanti al fatto compiuto, nella scomoda situazione di dover prendere una posizione al traino».
È l’ennesima dimostrazione che l’Europa non ha capacità di coordinarsi sulla politica estera.
«Esatto. Hollande si trova davanti al vuoto e gioca le sue carte. C’è chi avrà meno difficoltà a seguirlo, come ad esempio Matteo Renzi, che si è sempre tenuto molto prudente sulla Russia. Ma in complesso l’Europa non ci fa una bella figura».
Manca anche un coordinamento fra le forze dell’ordine?
«Manca soprattutto un coordinamento fra servizi segreti. In questo tipo di attacchi i servizi segreti sono essenziali e quelli francesi forse hanno fatto degli errori. Ma certo è difficile combattere completamente da soli un’organizzazione che ha diramazioni in diversi Paesi d’Europa e che nella società francese riesce a penetrare in una zona grigia di fiancheggiatori».
Crede che ora l’Europa reagirà?
«Per adesso vedo solo grandi dichiarazioni di solidarietà e di amore per la Francia, ma poche mosse concrete. Fra il dire e il fare c’è un enorme divario. Per fortuna Hollande è riuscito a ottenere da Bruxelles delle concessioni sulla politica economica, così potrà aumentare gli effettivi e avrà più margini di manovra per combattere questa battaglia con le migliori tecnologie».
Serve cambiare la Costituzione?
«Bisogna dare più potere ai servizi segreti e soprattutto trovare un migliore coordinamento con gli altri Paesi europei. Altrimenti così è una battaglia persa».