Parigi. Louvre in agitazione? Sì, ma contro i borseggi

louvreSCIOPERO al museo? Rarissimo in Francia. La legge Ollivier che nel 1864 riconobbe per la prima volta il diritto di sciopero non fece eccezione per musei e altre istituzioni culturali pubbliche e private, a differenza di quanto stabilì per militari, pompieri, gendarmi e altri dipendenti di settori delicati.
Il fatto è che in Francia i musei sono in genere molto bene organizzati e straordinarie macchine da soldi. Quando si pensa che sono 10 milioni l’anno i visitatori del Louvre
(foto), 4 al Beaubourg, 3 al museo d’Orsay, senza dimenticare i 7 della Tour Eiffel e le altre centinaia di migliaia che pagano per visitare gli altri monumenti, da Versailles alla recentissima fondazione Louis Vuitton, si capisce che nessuno ha interesse a scontentare i guardiani e gli altri salariati di questo fortunato settore. Ecco dunque che gli scioperi nei musei si contano sulle dita della mano.

L’ULTIMA agitazione al Louvre risale a due anni fa, quando i custodi si misero en grève per protestare contro lo scarso numero di poliziotti (borseggi e aggressioni erano cresciuti in modo significativo); in 24 ore il problema venne risolto. Idem per l’Orsay: l’ultimo sciopero (si reclamavano 10 nuove assunzioni) ebbe luogo nel 2011. Venne subito annullato.

Resto del Carlino