Parigi. «Scappate o cercate di nascondervi» Parigi, sui muri il decalogo anti Isis

isis1) SCAPPARE. 2) Nascondersi. 3) Avvertire la polizia. Questi i consigli da rispettare in caso di attacco terroristico. Se i francesi finora non avevano ceduto alla psicosi dell’attentato, adesso c’è il pericolo che si sentano correre un brivido lungo la schiena: a tre settimane dal venerdì nero di Parigi (130 morti e oltre 500 feriti), il governo ha deciso di divulgare un ‘manuale di sopravvivenza’, con tanto di vignette a colori, da tenere a mente in caso di pericolo. I primi manifesti sono comparsi ieri e saranno affissi nei prossimi giorni in migliaia di esemplari in tutti i luoghi pubblici.
La nuova iniziativa s’ispira alla segnaletica di sicurezza presente sugli aerei: immagini animate da frecce e scritte inquadrate in verde, giallo e rosso. Primo consiglio: in attesa che arrivino le forze dell’ordine, la cosa migliore è scappare, sempre che le circostanze lo permettano. Si raccomanda inoltre di aiutare anche gli altri ad abbandonare il posto e di far circolare l’informazione tra le persone che si incontrano. Il secondo consiglio, se non c’è modo di tentare la fuga, è nascondersi, barricarsi in casa chiudendo a chiave le porte dall’interno e bloccandole con un divano o un mobile; bisogna star lontani dalle finestre, spegnere la luce, silenziare il telefono e aspettare restando sdraiati a pancia in giù. Terza raccomandazione: comporre i numeri telefonici di emergenza (17 e 112). All’arrivo della polizia, evitare di correrle precipitosamente incontro: meglio restare fermi e levare le braccia in alto in segno di resa.

A QUESTA iniziativa se ne affianca un’altra: i pompieri, che in Francia intervengono per tutte le emergenze compreso il pronto soccorso medico, hanno annunciato che dall’inizio di gennaio sarà possibile per tutti i cittadini andare in caserma per apprendere come salvare una persona ferita o colpita da malore. «Non lo facciamo solo a causa dell’allarme terrorismo: anche in situazioni normali un massaggio cardiaco bene eseguito può salvare una vita», commenta il generale Philippe Boutinaud, comandante della Brigata Pompieri di Parigi.

Resto del carlino