Sono state finalmente stabilite le date per il primo turno e il ballottaggio della tornata delle elezioni amministrative 2017. La convocazione alle urne è per domenica 11 giugno e domenica 25 giugno. Adesso la deadline è nota! Pertanto ci aspettano 70 giorni di campagna elettorale.
A Parma lo scenario politico si preannuncia similare a quello delle comunali di Reggio del 25 maggio 2014. Un profluvio, forse 12, di liste e candidati sindaci. Tutti sparsi contro Pizzarotti. Questo sembrerebbe al momento il quadro partitico che si prefigura. Ma la politica è l’arte del possibile e tutto può succedere. Anzi come nel giugno 2012 l’impossibile spesso diventa realtà. La stessa lista di Pizzarotti, il declamato “Effetto Parma”, è ancora in fase di incubazione.
La città sprofonda in una situazione di permanente insicurezza e sconcertante degrado perchè l’amministrazione comunale, come tutti coloro che provengono dal mondo pentastellato, non ha mai considerato la sicurezza una priorità. Peggio non è mai stato un problema. Ora tuttavia non ci si può nascondere dietro al progetto della cosiddetta “città in cammino”. Un’utopia interessante parimenti alla reggiana “città delle persone” che ha dimostrato che dal dire al fare c’è di mezzo l’oceano.
Nel capoluogo ducale una sequela di personaggi millanta suffragi, aspira a poltrone, promette incarichi, delinea ricadute e favori nazionali. Una legittima aspirazione che offre ai cittadini uno spettacolo di degrado politico-istituzionale che oltrepassa addirittura il degrado sociale con interi quartieri diventati zone franche di illegalità e violenza. Qualcuno doveva andare oltretorrente e invece si è rivelato controcorrente. Tenere il piede in troppe scarpe non è sempre consigliato.
Allora in questo marasma di vecchia politica la scelta è obbligare FARE SENZA LIMITI in quanto anche un piccolo gruppo di persone determinate e competenti senza mezzi e risorse può fare la differenza nella differenza.
Salvatore Occhiuto