Un Parolo d’oro per la Lazio

lazioEuropa League Pareggio prezioso nell’andata degli ottavi a Praga Sparta avanti, poi la rete del centrocampista: ritorno il 17 all’Olimpico

La Lazio è bella in Europa. A Praga esce un pareggio per 1-1 come a Istanbul e ora i biancocelesti si giocheranno un posto nei quarti di finale della seconda coppa continentale all’Olimpico giovedì prossimo. Apre Frydek, Parolo mette le cose a posto e regala un piccolo vantaggio per il ritorno anche se ci sono tanti, troppi, infortunati.

FORMULA OFFENSIVA
Alla fine Pioli non resiste alla tentazione di giocarsi la partita più importante della stagione all’attacco. Non c’è Lulic, l’equilibratore, nel tridente ma Keita con Matri e Candreva per provare a prendere in mano subito la partita. Padroni di casa con lo stesso schema, un 4-2-3-1 con il «marpione» (34 anni) Lafata unica punta pronta a sfruttare gli errori della difesa biancoceleste. Cechi imbattuti da dieci partite tra campionato e coppe, reduci da un agevole sedicesimo di finale contro i russi del Krasnodar.

BOTTA E RISPOSTA
Il difetto è noto, la notizia è arrivata anche in Repubblica Ceca. Fate sfogare la Lazio nei primi cinque minuti poi si scopre e prende gol nel primo quarto d’ora. Un libro scritto e così Parolo non trova il guizzo giusto, Milinkovic sbaglia di testa e sull’altro fronte prima Lafata non sfrutta un’autostrada poi Frydek infila sotto la traversa della porta di Marchetti con la difesa immobile e colpevole. Sparta avanti già al 13’, come al solito la banda di Pioli deve risalire la corrente. Per fortuna che il pressing ceco si attenua e allora Candreva scalda i guanti di Bicik: ennesimo angolo, calcia Biglia, svetta Hoedt, il tap-in è di Parolo per il meritato pareggio dei biancocelesti. Il primo tempo si chiude in parità con la Lazio che comanda il gioco ma lascia praterie dove i veloci centrocampisti dello Sparta provano più volte a inserirsi. Peccato per i soliti cori beceri razzisti per Costa che obbligano l’arbitro Mallenco all’interruzione.

RIPRESA SENZA ACUTI
Si riparte subito con Basta al posto di Konko (stop muscolare alla diciannovesima partita consecutiva), cambio obbligato per Pioli. Poco dopo esce Matri, dentro Lulic con Keita che va a fare la prima punta. Sull’altro fronte Scasny inserisce Fatai e Julis per sparigliare le carte in avanti. Candreva s’inventa la giocata dell’anno: tiro al volo di destro, la traversa gli toglie la gioia del gol, poco dopo si fa male Basta appena entrato: tocca a Mauricio andare sulla fascia destra. Si rompe anche Radu, Lazio in dieci col romeno che passeggia per il campo solo per onor di firma. Si soffre, squadre stanche, finisce in pareggio: appuntamento all’Olimpico.