
(ANSA) – BOLOGNA, 15 NOV – E’ l’unico sacerdote in servizio
nella parrocchia di ‘Santa Maria Assunta’ a Viserbella di
Rimini, don Daniele Giunchi. E così, risultato positivo al Covid – dopo essersi messo in isolamento ai primi sospetti in attesa
del tampone – nella sua chiesa sono state sospese tutte le
funzioni. Da alcuni
giorni – spiega l’edizione locale riminese de ‘il Resto del
Carlino – la chiesa che si affaccia sul lungomare è
chiusa e non si tengono più messe né altre celebrazioni in
attesa che il prete 46enne – le cui condizioni di salute non
destano al momento preoccupazioni – torni negativo al
Coronavirus e esca dalla quarantena.
La sospensione delle celebrazioni su cui il parroco si è
confrontato con la Diocesi riminese è apparsa l’unica soluzione
visto non ci sono altri preti che possano sostituirlo e tenere
aperta la chiesa di Viserbella. “In molte parrocchie della
Diocesi di Rimini – spiega al quotidiano il vicario del vescovo,
don Maurizio Fabbri, per altro in isolamento a scopo
precauzionale – ormai c’è solo un sacerdote. Con l’emergenza
sanitaria ancora in corso,
è inevitabile che si debba arrivare a scelte dolorose ma
necessarie come questa”.
A Forlì, riporta invece l’edizione locale del ‘Carlino’ si
sono registrati casi di positività in capo a un seminarista e un
sacerdote: ciò ha spinto il vescovo della diocesi di
Forlì-Bertinoro, monsignor Livio Corazza ad un periodo di
isolamento precauzione dopo avere avuto contatti,
per attività pastorale, con il seminarista, ora in quarantena
domiciliare.
In attesa del risultato del tampone, il monsignor Corazza
dovrà restare in isolamento. Si tratta del secondo periodo di
isolamento per il vescovo dopo quello dello scorso ottobre
quando, sempre per motivi pastorali, era entrato in contatto con
un parroco risultato positivo. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte