
(ANSA) – PERUGIA, 01 MAG – “È un Primo maggio speciale. Da
qualche giorno ho realizzato il mio sogno lavorativo, quello di
aprire un salone di parrucchiere a Norcia, la città in cui sono
nato e dove intendo vivere per sempre”: parole che Francesco
Pannunzi, 24 anni, nel giorno della festa dei lavoratori
pronuncia con orgoglio e il sorriso stampato in faccia. “Aprire
un’attività di questi tempi non è certo facile e lo è ancora
meno in un territorio come questo nursino messo a dura prova dal
terremoto”, racconta il giovane all’ANSA, ricordando che sette
anni fa, quando arrivò la grande scossa del 30 ottobre 2016,
aveva appena 17 anni e frequentava ancora le scuole superiori.
“Non ho mai pensato di andarmene dalla mia terra – aggiunge –
anzi sono stato sempre convinto di voler mettere in piedi
un’attività qui. Spero di poter essere un esempio per tanti
coetanei e soprattutto per le ragazze e i ragazzi più piccoli
che magari oggi sognano di andarsene lontano non vedendo un
futuro in queste realtà”. Quella di Francesco è un’altra storia
di resilienza e amore per la propria terra, a ridosso dei monti
Sibillini, martoriata dal sisma.
“Mi sento un resiliente – racconta il giovane parrucchiere -e
voglio esserlo. La ricostruzione per essere completata
richiederà ancora del tempo, ma intanto sta andando avanti e
sono convinto che Norcia e la Valnerina avranno un futuro
importante”.
“Senza dubbio – dice ancora Francesco – sarebbe stato più
semplice avviare l’attività in un centro più grande, ma vuole
mettere il privilegio di vivere in una città come Norcia? Con la
passione, la giusta formazione e con l’amore per il luogo in cui
si è nati si può immaginare una carriera anche in questa terra e
spero tanto che questo venga compreso dai giovani del posto”.
“Comunque, in tal senso, sono fiducioso – sottolinea il
parrucchiere – da quanto ho aperto il salone sono stato
ricoperto di affetto e ho visto nei miei amici e conoscenti un
grande entusiasmo per la scelta che ho fatto”.
“È già qualche anno che lavoro e che sento mia la festa del
Primo maggio, ma quella di oggi ha un sapore decisamente
diverso, sento di doverla vivere con l’orgoglio di aver
realizzato il mio sogno”, conclude Francesco. (ANSA).
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