A fine novembre 2014 il Presidente della RTV San Marino ha compiuto un atto di insolito coraggio, visto il panorama piatto, conformista e rinunciatario che ormai ha permeato il nostro Paese un po a tutti i livelli. Ha inviato ai reponsabili politici una lunga e circostanziata relazione che a leggerla fa tremare i polsi. Forse proprio per questo i responsabili politici di maggioranza e i partiti che la sostengono, oltre anche a qualche forza politica di opposizione, ad esempio il nostro Partito, pare a tutt’oggi facciano finta di niente e, lavandosene le mani, demandino al Consiglio di Amministrazione della RTV San Marino la scottante faccenda. Il Presidente nella sua relazione esprime “La grande preoccupazione per l’andamento di una gestione aziendale accentratrice ed autoreferenziale…”; Denuncia “l’impossibilità di compiere un adeguato controllo su una gestione nebulosa…”; e di assistere ad “un puro riempimento di palinsesto, sempre più povero e di dubbia qualità, con conseguente calo dei dati d’ascolto e degli introiti pubblicitari.” Afferma che fra le cose che si sarebbero dovute evitare è avere una San Marino RTV “ad uso e consumo personale, di un “guru” che se la sente propria, che la utilizza a fini auto-celebrativi,” e continua parlando di una “pericolosa gestione senza contrappeso o controllo. ; La mancanza di collaborazione e trasparenza…” e che a fronte di “richieste di informazioni, documenti, chiarimenti, mi sono trovato da parte del Direttore Generale un vero e proprio “Ostracismo”, atteggiamento che mi ha impedito e mi impedisce tutt’ora di esercitare il mio ruolo adeguatamente.”
Poi il Presidente passa a snocciolare dati relativi al Bilancio, pubblicità e ascolto, da cui emerge che, a fronte degli obiettivi assunti dalla nuova governance insediatasi nel novembre 2012, che erano quelli di far quadrare i conti dell’Azienda, di incrementare l’indotto pubblicitario e di aumentare i dati di ascolto, il seguente quadro: Stime di ascolto indicano un trend negativo rispetto alla precedente situazione peraltro non rosea; I ricavi di pubblicità, in particlare televisiva, diminuiscono ; Il Margine Operativo Lordo diminuisce enormemente.
Abbastanza incomprensibili risultano essere poi taluni rapporti professionali (consulenze), dai ritorni economici dubbi, la cui verifica è risultata essere una vera e propia corsa ad ostacoli. Viene indicata dal Presidente, in particolare, una situazione che per il 2013 vede l’erogazione ad un consulente di Euro 120.000 annui, così suddivisi: 7.000 Euro mensili e 25.000 Euro annui, a fronte di consulenza per un programma, più una provvigione sul fatturato. Conclude il Presidente: La San Marino RTV “non può ridursi ad una gallina dalle uova d’oro od un ufficio di collocamento”, in barba, fra l’altro a quanto previsto dalla Convenzione stipulata fra l’Ecc.ma Camera e la San Marino RTV. Infine, fra le altre cose, viene fatto rilevare che con la Convenzione dell’08 agosto 2013, l’attuale Governo ha permesso che il Presidente della San Marino RTV venisse “sollevato” dal compito di controfirmare le pratiche relative agli ordini di acquisto e lasciava tale prerogativa al solo Direttore Generale, in pratica, ed è incredibile, la parte sammarinese è stata completamente estromessa dall’unico elemento di garanzia per San Marino. La situazione denunciata dal Presidente Marcucci è molto grave e pericolosa per San Marino e per il futuro della nostra televisione, strumento irrinunciabile per la statualità e la democrazia del nostro Paese.
Liberamente San Marino, auspica che il Partrito Socialista esca finalmente allo scoperto e ponga in essere immediatamente iniziative Consiliari e pubbliche, al fine di accertare lo stato delle cose esistente all’interno della San Marino RTV, affinchè l’accorato grido d’allarme del Presidente Luca Marcucci non cada nel vuoto, o peggio, non sia ignorato per tornaconto politico nell’attuale caotico momento, perchè gli interessi del nostro Paese devono venire prima di ogni altra cosa. La Corrente del Partito Socialista “Liberamente San Marino”, non rimarrà comunque con le mani in mano.