Pass illimitato, niente dad per i vaccinati. La Lega non vota

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che prevede una serie di novità nella gestione dell’emergenza Covid-19. Va però registrata la posizione dei ministri della Lega Erika Stefani e Massimo Garavaglia, che non hanno votato il provvedimento dopo aver espresso la contrarietà alle misure che introducono una distinzione tra vaccinati e non vaccinati nelle scuole.

L’Adnkronos riferisce che il capodelegazione leghista al governo, Giancarlo Giorgetti, è arrivato a Palazzo Chigi ma non è entrato in Cdm a seguito dell’intenzione del Carroccio di non votare il decreto legge. La sua assenza è comunque dovuta a un impegno ministeriale “delicatissimo“.

Le nuove norme sono relative alla durata del green pass per chi si è sottoposto alla somministrazione della terza dose di vaccino e la quarantena a scuola. Soddisfatto il premier Mario Draghi: “I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo un’Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi“. Dal prolungamento della validità del certificato verde alla didattica a distanza per i non vaccinati: ecco cosa cambia.

Green pass illimitato

Avrà durata indefinita il green pass per chi è vaccinato con tre dosi o è guarito e ha due dosi di vaccino. Si tratta di una soluzione in attesa della pronuncia delle autorità regolatorie del farmaco sulla quarta dose. Al momento non sono previste ulteriori dosi di richiamo. Dall’1 febbraio il certificato verde ha validità di sei mesi, invece di nove come previsto in precedenza. Senza una norma ad hoc per i vaccinati con tre dosi, chi ha fatto il booster avrebbe rischiato di trovarsi senza super green pass e senza possibilità di rinnovo.

Quarantena a scuola

Novità anche per quanto riguarda il mondo della scuola: la didattica a distanza verrà regolata in base alla fascia di età di appartenenza. Il nuovo schema prevede per le scuole dell’infanzia la permanenza in classe fino al quinto caso di positività: la dad scatta solo dopo 5 casi. La quarantena è ridotta da 10 a 5 giorni.

Per le scuole elementari scatta quella che in cabina di regia è stata definita come “divaricazione” con la distinzione tra vaccinati e non vaccinati: dal quinto caso in su gli studenti vaccinati o guariti da meno di 120 giorni restano in classe, mentre gli altri staranno a casa in didattica a distanza. Per tornare in classe bisognerà mostrare l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico.

Nelle scuole medie e superiori le maglie si fanno ancora più strette: bastano due casi in classe per far scattare la dad, tranne per chi è vaccinato o guarito da meno di 120 giorni. Anche in questo caso la quarantena è di 5 giorni e sarà necessario un tampone negativo per poter tornare in presenza.

Zona rossa

Annullate le distinzioni tra i colori delle Regioni per chi si è vaccinato. Dunque per i vaccinati con terza dose non scatteranno le regole della zona rossa. Così si introduce una norma che distingue misure in zona rossa per vaccinati e non: di fatto per i vaccinati non ci saranno più le distinzioni dei colori delle Regioni.

Stop alle restrizioni

Il premier Mario Draghi ha fatto sapere che nelle prossime settimane “andremo avanti su questo percorso di riapertura“. Sulla base dell’evidenza scientifica e dell’andamento della curva epidemiologica, verrà annunciato “un calendario di superamento delle restrizioni vigenti“.


Fonte originale: Leggi ora la fonte