Prosegue a distanza il duello tra il segretario di Stato al Territorio e all’Ambiente e il Capitano di Castello di Serravalle, Vittorio Brigliadori. Al centro della contesa la chiusura del passaggio a raso che immette all’interno del centro storico di Serravalle. Il segretario di Stato al Territorio – raggiunta al telefono – riferisce che “la Giunta di Serravalle – non solo quella attuale ma anche quella precedente – erano perfettalmente informate. I cittadini sono stati informati – prosegue Mularoni – in una riunione pubblica nell’ottobre scorso”.
Stando alle parole del segretario di Stato, “il gruppo tecnico sulla sicurezza stradale – voluto l’anno scorso da tutte le forze politiche consiliari – dopo un’analisi dettagliata sulla viabilità in quella zona, ci aveva consigliato che quel passaggio a raso doveva essere chiuso”. Secondo la Mularoni “i disagi che subiranno i commercianti del centro storico saranno minimi, in confronto alla pericolosità di quel tratto di superstrada. Tra l’altro moltissimi automobilisti – sottolinea – facevano anche l’inversione di marcia, aumentando il grado di pericolosità già estremamente elevato”. E aggiunge: “Abbiamo creato quel gruppo tecnico proprio per non far intromettere la politica anche in tali questioni, e io, in qualità di segretario al Territorio non faccio altro che seguire le loro direttive”.
Mularoni sottolinea più volte che “il Capitano di Castello di Serravalle, sapeva benissimo che avremmo proceduto alla chiusura e proprio per questo non ho ritenuto rincontrarlo”. E conclude: “Come segretario di Stato al Territorio e all’Ambiente non voglio avere sulla coscienza un morto e un ferito grave e per questo ho fatto una decisione in tutta coscienza, una decisione di responsabilità”.
Sulla questione della strada di fondovalle, Mularoni fa sapere che “tra uno/due mesi dovrebbero ripartire i lavori, sperando che non venga trovata un’altra bomba”. Il segretario al Territorio precisa che “la bonifica sta avvenendo in territorio italiano, se fosse stato in quello sammarinese, probabilmente, i lavori di sminamento sarebbero forse terminati prima. Il nostro obiettivo è ovviamente di terminare i lavori il prima possibile”.
Tornando al passaggio a raso di Serravalle, Vittorio Brigliadori (Capitano di Castello di Serravalle), afferma che “ho chiesto più di una volta di essere ricevuto dalla Mularoni, ma non mi ha mai dato udienza. Lei ha semplicemente applicato la delibera del Congresso di Stato senza confrontarsi con noi. È vero eravamo a conoscenza ma molti cittadini avevano suscitato alcuni dubbi. La chiusura avrà una forte ricaduta negativa per le attività commerciali”. Inoltre sottolinea che “tra gli uffici preposti e le Giunte c’è una scarsa comunicazione. Non possiamo accettare una situazione critica per Serravalle.
Quando si attuano dei provvedimenti così restrittivi non basta solo millantare la pericolosità, ma c’è anche la casualità, bisogna affidarsi ai numeri statistici, i quali dicono che in 5 anni si è verificato un solo incidente, tra l’altro durante il periodo pasquale di quest’anno”.
La Mularoni da segretario sa benissimo che le Giunte devono e possono esprimere un parere in fatto di viabilità. Non c’è una pianificazione sulla viabilità.
Quest’urgenza di porre in essere la delibera è un po’ sospetta: i lavori sono stati svolti alla mattina alle 6 per non farsi vedere dai cittadini. Se abbiamo fatto riaprire il passaggio a raso con una Istanza d’Arengo è stato solo per ridare un po’ di linfa al centro di Serravalle, se tu invece mi fai un provvedimento del genere, danneggi l’economia locale”.
Brigliadori evidenzia anche un altro problema: “I bus scolastici dovranno adesso percorre più strada e alla fine dell’anno saranno parecchi chilometri. Questo aspetto Mularoni l’ha considerato? La nostra intenzione è quella di fare una raccolta firme e di procedere attraverso azioni pubbliche per trovare una soluzione alternativa anche nel rispetto della cittadinanza”, conclude il Capitano di Castello di Serravalle.
Francesco De Luigi, La Tribuna