Le persone coinvolte avrebbero rubato i documenti destinati alla distruzione, con l’aiuto dei 3 dipendenti pubblici, per poi consegnarli ad un’organizzazione che li avrebbe mandati in Siria, Iraq e Afghanistan
La Polizia di Stato di Fiumicino ha portato a termine un’indagine dalla quale è emerso il coinvolgimento di 11 persone, 3 dei quali sono funzionari del Ministero dell’Economia e della Zecca di Stato, i quali avrebbero favorito il traffico di passaportidestinati alla distruzione. Per loro son scattati i provvedimenti cautelari emessi dall’Autorità Giudiziaria di Roma.
I documenti venivano immessi sul mercato clandestino per poi esser spediti in Siria, Iraq e Afghanistan, dove sarebbero stati in seguito usati come passaporti falsi per entrare in Italia. Le 11 persone, tra le quali i 3 appartenenti all’Istituto Poligrafico dello Stato e del Mef, sono accusati di aver sottratto i passaporti destinati al macero dai magazzini della Zecca.
Successivamente i documenti sarebbero stati consegnati ad un gruppo di algerini e marocchini, con basi a Roma e Napoli e con ramificazioni a Parigi (luogo degli attentati a Charlie Hebdo e al Bataclan), Istanbul (dove è avvenuto l’attacco terroristico all’aeroporto in cui persero la vita 42 persone) eMolenbeek (quartiere belga dal quale provenivano la maggior parte degli attentatori parigini). L’organizzazione criminale immetteva in seguito i documenti nel mercato clandestino per distribuirli nei vari Paesi.
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