Per la prima volta nella storia del Prix Pictet, l’Italia è tra i finalisti del più prestigioso riconoscimento mondiale dedicato alla fotografia e alla sostenibilità. Tra i dodici artisti selezionati per l’edizione 2025 — intitolata “Storm” — c’è anche Patrizia Zelano, fotografa nata a Brescia nel 1964 e residente a Verucchio, insieme a Marina Caneve.
Il tema di quest’anno, “Tempesta”, è inteso non solo come fenomeno naturale ma anche come metafora delle forze sociali, politiche ed economiche che stanno trasformando il mondo. Il premio, fondato nel 2008 dal Pictet Group di Ginevra, prevede un riconoscimento di 100mila franchi svizzeri e rappresenta una delle vetrine più autorevoli per la fotografia contemporanea impegnata.
Il progetto “Acqua alta a Venezia”
Patrizia Zelano è stata selezionata per il suo lavoro “Acqua alta a Venezia” (2019), una serie di nature morte che immortalano libri salvati dall’allagamento della Laguna.
“Il mio lavoro parte da un’intuizione – spiega l’artista –. Di formazione sono etno-antropologa e per me è stato fondamentale l’insegnamento di Guido Guidi. Le mie fotografie nascono da quattro fasi: introspezione, sincronicità, accidente e meditazione.”
“Il mio lavoro parte da un’intuizione – spiega l’artista –. Di formazione sono etno-antropologa e per me è stato fondamentale l’insegnamento di Guido Guidi. Le mie fotografie nascono da quattro fasi: introspezione, sincronicità, accidente e meditazione.”
Le immagini della serie uniscono rigore formale e forza simbolica, evocando da un lato la distruzione portata dall’acqua, dall’altro la resilienza della cultura e della memoria collettiva.
Un percorso tra arte e antropologia
Con una formazione in archeologia precolombiana e un successivo perfezionamento in fotografia all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, Zelano ha costruito un linguaggio che fonde pittura, scultura, architettura e installazione, trasformando il dato reale in una riflessione poetica e concettuale.
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private e sono state esposte in musei internazionali e gallerie italiane ed estere. Collabora stabilmente con la Galleria Zamagni di Rimini, che le ha dedicato una mostra personale lo scorso marzo e che in questi giorni espone i suoi lavori anche ad Art Verona.
Le fotografie della serie “Acqua alta”, in tiratura limitata (5 esemplari più 2 prove d’artista), hanno una quotazione media di 3.500 euro, ma le dieci opere selezionate per il Prix Pictet hanno già visto crescere il loro valore fino a circa 5.700 euro ciascuna.
Con questa nomina, Patrizia Zelano porta l’Italia tra i protagonisti del Prix Pictet e conferma il proprio ruolo come una delle voci più raffinate e consapevoli della fotografia contemporanea, capace di unire impegno civile, bellezza formale e profondità culturale.
Comune di Verucchio