La verifica di maggioranza “non si chiude a tarallucci e vino”, ma i problemi del Paese vengono prima di tutto e “in questo momento e’ prioritario unire le forze”. Pasquale Valentini, segretario Pdcs, primo partito della coalizione governativa, spegne le tensioni che hanno attraversato la coalizione di maggioranza nelle ultime settimane. All’indomani dell’addio ufficiale del segretario di Stato per le Finanze, Gabriele Gatti, dall’esecutivo, e del vertice tra Patto e governo, i rappresentanti dei partiti che sostengono l’esecutivo si ritrovano oggi alla sede di Ap, davanti alla stampa, per rendere noto che la pace e’ fatta e che ora l’intenzione e’ quella di rimboccarsi le maniche. Anche se, da parte della Democrazia cristiana, partito che ha dovuto compiere una rinuncia sofferta su richiesta degli alleati Ap e Eps, c’e’ la convinzione che “chiarimenti e approfondimenti possono essere ancora tanti”. Valentini mette subito sul tavolo la grave responsabilita’ di cui si e’ fatta carico il suo partito. “Quando e’ iniziato il confronto interno alla maggioranza- spiega- toni e modi potevano far pensare che si potesse andare incontro a una crisi politica”. Le premesse c’erano tutte. Poi pero’ “all’interno del Patto- prosegue Valentini- e’ emersa come dominante la necessita’ che la politica non perdesse tempo in questioni interne, ma assumesse totale impegno per affrontare le emergenze”. La situazione e’ stata quindi “facilitata” dalla disponibilita’ offerta dal segretario per le Finanze, e “accelerata” dal varo del decreto incentivi da parte dell’Italia e dai rischi dell’ingresso del Paese nella black list. Eventualita’ che hanno indotto il Patto “a considerare il problema Paese assolutamente prioritario”. Ora la ripresa dell’attivita’ di maggioranza sara’ caratterizzata, assicura il segretario Pdcs, da “impegni e verifiche precise dei risultati”.
Qualcosa da dire ce l’ha anche Alberto Selva, coordinatore di Alleanza Popolare: “Non c’e’ mai stato un problema di stabilita’ di maggioranza- assicura- il mio partito non mai messo in dubbio la coalizione e il percorso fatto fino ad oggi”. Per l’alleato principale degli scudocrociati, “il confronto ha dato risultanze positive”.
Pace fatta anche per l’alleato che piu’ di tutti ha alzato la voce, gli Europopolari. “Alla luce di una presa di responsabilita’ della Dc, di una emergenza e di fronte a pacchetto di proposte per affrontarla, anche noi Eps siamo d’accordo per il rilancio della coalizione”. E interpellati sulle responsabilita’ di Gatti nei problemi della coalizione e del governo, Selva di Ap riconosce che “pensare che sia lui la somma di tutti i mali e’ una cosa non corretta, sarebbe banale pensarlo”. Valentini si limita ad un laconico: “Ai posteri l’ardua sentenza”. Ora in via delle Scalette parte il confronto per decidere chi sara’ a prendere il posto del segretario alle Finanze dimissionario. Domani il gruppo consigliare e la direzione scudocrociata “inizieranno il percorso e in una settimana risolveremo il problema”. Problema che, ammette il segretario, “non e’ una cosa semplice” da chiudere. Obiettivo: presentare il nome definitivo nell’ufficio di presidenza che convochera’ il Consiglio di aprile.
fonte: dire