PENSIAMO AL PAESE E NON ALLE ELEZIONI!…di Paolo Forcellini

In questo momento in cui la politica è in forte crisi esistenziale,le casse dello Stato in fase traballante, quelle delle Banche salassate da scudi fiscali e lobies economiche d’oltre confine , i rapporti con l’Italia disastrosi , vi è chi incoscientemente spera in una nuova crisi di Governo, per pura sete di potere , per poter rimettere le proprie “chiappe” sugli scranni del Palazzo , scranni che i cittadini con il voto avevano loro tolto. Un miraggio che illude i soliti furbi , i soliti politici eternamente scontenti ed il solito sottobosco che in fondo è quello che comanda. Il semplice cittadino dinnanzi a questa situazione è ormai indifeso e non sa’ più che pesci prendere, se non accontentarsi delle lische , che vengono gettate dalle tavolate dove si consumano le laute cene sulla riviera , per favorire e preparare nuove alleanze. Sono in molti a chiedere e sperare in nuove elezioni politiche anticipate, pur sapendo e conoscendo cosa prevede la nuova legge elettorale. Nuove combine, nuovi patti, nuove alleanze. Quali? Per un Governo Straordinario, morto e sepolto solo un anno e mezzo fa? Per un Centro sinistra, un governo affossato prima da quello Straordinario a causa di continui andirivieni a destra e manca dei gruppetti scissionistici ? Per un governo di sinistra, improponibile a San Marino per la mancanza di numeri a meno chè qualc’uno non inizino i soliti balletti , senza calcolare che non potrebbe avere in Italia nessun aiuto vista la scomparsa totale della stessa sinistra dopo le ultime elezioni? E le spese? Chi paga pantalone? E nò !. Questa volta chi vive dello solo stipendio o della sola pensione proprio non ci sta. Per cui gli avventurieri che vorrebbero andare alle urne si qualificano, non si nascondano dietro il macchione come hanno fatto sino ad oggi e si preparino a mettere le mani in tasca per pagare le spese cui la comunità non vuole e non può in questa fase affrontare . Chi creerà questo casino dovrà pensarci personalmente. Eventualmente se proprio il paese sarà portato alle urne con tre anni di anticipo, ci vada pure , ma a spese proprie di chi le ha pretese . Eventualmente potrebbe chiedere aiuto ad uno sponsor generoso o compiacente, ma per favore si lascino in pace le asfittiche casse Statali. Per soddisfare le proprie bramosie c’è tempo, come c’è tempo per un totale rinnovamento. Ora tutti insieme bisogna pensare al paese e non a se stessi.

Paolo Forcellini direttore de lo Stradone