Il 27 maggio il generale ceco Petr Pavel, che questo mese diventerà capo delle operazioni militari NATO, quantificava la tensione nei cieli e nei mari nell’Est Europa: la Russia potrebbe occupare i Paesi Baltici in due giorni. Estonia, Lettonia e Lituania sarebbero in pericolo, diceva il militare di uno Stato ex sovietico che come tale ha ben presente l’ombra russa.
Il mese scorso caccia del Regno Unito e della Svezia hanno intercettato bombardieri russi vicino ai rispettivi confini. Ma è da dicembre scorso che si susseguono dispetti di guerra nella regione. Oggi aerei da caccia russi hanno sfiorato una nave da guerra americana nel Mar Nero: lo ha annunciato il Pentagono. Gli aerei russi, ha spiegato il dipartimento della Difesa Usa, hanno eseguito negli ultimi giorni ripetuti passaggi vicino al cacciatorpediniere USS Ross. Secondo i media statali russi la nave americana aveva un atteggiamento “aggressivo”, mentre gli Stati Uniti affermano che il cacciatorpediniere è rimasto «sempre in acque internazionali ed eseguiva operazioni di routine». La Marina militare Usa ha pubblicato un video ieri in cui si vede un aereo da caccia russo sfrecciare a circa 500 metri dalla USS Ross. Il portavoce del Pentagono, il colonnello Steve Warren, ha detto che gli aerei russi non erano armati e che il cacciatorpediniere ha mantenuto la sua rotta.