
L’unico (o quasi) soggetto che ha convinto la Cop 27 ad imputare l’innalzamento della temperatura terrestre alle attività antropiche (con il lemma ecologista: il parassita uomo), non sono stati scienziati certificati o premi nobel della fisica o della meteorologia, ma una ricca ragazzina senza studi, ma con una buona memoria e con un’eccellente regia alle spalle. Ciò che i media mainstream occultano o fingono di non sapere, è che una rete globale di oltre 1400 scienziati e professionisti (tra cui 158 italiani) ha espresso pareri difformi rispetto al pensiero unico ed ecologicamente corretto intronizzato alla Cop 27. I “disallineati” si sono costituti nella Climate Intelligence (Clintel), una fondazione indipendente che opera nei settori del cambiamento climatico e della politica climatica. Clintel è stata fondata nel 2019 dal professore emerito di geofisica Guus Berkhout e dal giornalista scientifico Marcel Crok. I mancati fans di Greta hanno evidenziato che i modelli apocalittici sdoganati dagli adoratori di Madre Terra, altro non sono che modelli computerizzati creati dall’uomo e che le relazioni emerse alla Cop 27 sono scaturite da ciò che teorici e programmatori hanno furbescamente inserito nei loro personalissimi “algoritmi tecnoideologici”: illazioni, ipotesi, relazioni e parametrizzazioni. “Dettagli” che nella presunta scientificità della Cop 27 non vengono dichiarati! Se ne evince che la scienza del clima è degenerata in una discussione basata appunto su credenze ideologiche (il gretinismo), ma su nessuna evidenza empirica. Eppure, l’archivio geologico ha rivelato che il clima della Terra è variato fino a quando il pianeta è esistito, con fasi naturali fredde e calde. La piccola era glaciale finì solo nel 1850. Pertanto, non sorprende che stiamo vivendo un periodo di riscaldamento. I discepoli di Gaia, non solo esagerano l’effetto dei gas serra, ma ignorano anche il fatto che arricchire l’atmosfera di CO2 è benefico. La CO2 non è un inquinante. È essenziale per tutta la vita sulla Terra. Maggiore CO2 è benefico per la natura, rendendo il nostro pianeta pi? verde. L’ulteriore CO2 nell’aria ha promosso la crescita della biomassa vegetale globale. È anche redditizio per l’agricoltura, aumentando i rendimenti delle colture in tutto il mondo. Non ci sono dati statistici che dimostrino che il riscaldamento globale stia intensificando uragani, inondazioni, siccità e simili disastri naturali, o li stia rendendo pi? frequenti. Al contrario, è ampiamente dimostrato che le misure di mitigazione delle emissioni di CO2 sono tanto dannose quanto costose. Pertanto, non c’è motivo di panico e allarme. La fondazione Climate Intelligence ha dichiarato di opporsi fermamente alla politica dannosa e irrealistica sul raggiungimento di CO2 netto a zero proposta dalla Cop 27 per il 2050 ed ha auspicato che la comunità scientifica renda pubbliche le rendicontazioni investigative e non si limiti a comminare soluzioni tecniche che favoriscono aziende “amiche” fintamente interessate alle tematiche ambientali.