Perugia, 23 giu – Tra il primo gennaio e il 31 maggio scorso, in Umbria, la Guardia di Finanza ha eseguito 758 ispezioni contabili, individuando 209 milioni di euro sottratti all’imposizione diretta e 34 milioni di evasione all’Iva. Sono stati 72 gli evasori totali scoperti. Questi alcuni dei dati forniti in una conferenza stampa per le celebrazioni del 236esimo anniversario della fondazione del Corpo dal comandante regionale, generale Fabrizio Cuneo, presenti il comandante provinciale di Perugia, colonnello Vincenzo Tuzi e il colonnello Luca Patrone.
La Repubblica di San Marino, e’ stato detto, e’ il luogo preferito dagli umbri per occultare redditi sottratti al fisco. Le Fiamma Gialle hanno inoltre recuperato a tassazione 156 mln di euro di redditi. Su fronte del contrasto allo spaccio di stupefacenti e della tutela dell’economia nel mercato dei capitali, dei beni e servizi, sequestrati 85 kg di droga e 57.400 articoli di merce contraffatta, nonche’ 4mila accessori non conformi alle normative di sicurezza, quali componenti per auto e capi d’abbigliamento.
”Gli utili delle imprese in realta’ umbre ma che invece risultano formalmente straniere devono essere tassati in Italia e non in Paesi a fiscalita’ privilegiata”, ha evidenziato il generale Cuneo aggiungendo che ”gli incrementi significativi nei numeri sono dovuti al forte collegamento dei militari con il territorio, alle sinergie con le altre Istituzioni ed anche perche’ abbiamo cercato di migliorare in ogni passaggio la nostra attivita”’.
Per il generale Cuneo, poi, l’Umbria ”e’ una regione che va tutelata dal rischio infiltrazione di capitali illeciti.
Non c’ e’ un’emergenza – ha specificato – pero’ non possiamo stare tranquilli. Per evitare ogni rischio e’ necessaria un’attenta prevenzione”. Secondo il comandate piu’ in generale l’Umbria ”non e’ interessata in maniera massiccia da fenomeni criminali e qui la contraffazione non e’ un mercato particolarmente florido, anche per la storia e la profonda cultura di chi vive nel territorio”.
FONTE: ASCA