(ANSA) – MILANO, 04 MAG – Renato Vallanzasca, l’ex
protagonista della mala milanese degli anni ’70 e ’80 e che ha
già trascorso oltre 50 anni da detenuto, può tornare “a fruire
dei permessi premio” per frequentare, in alcuni giorni e per
alcune ore, la comunità dove già andava in passato. Permessi che
gli erano stati revocati a fine febbraio scorso.
Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano,
accogliendo l’istanza dagli avvocati Corrado Limentani e Paolo
Muzzi, legali dell’ex boss della Comasina che proprio oggi
compie 73 anni. I permessi gli erano stati revocati perché, in
sostanza, non sarebbe stato più in grado di rispettare le
prescrizioni, poiché soffre di un decadimento cognitivo. Il “detenuto”, scriveva il giudice che non li aveva più concessi, “avrebbe rappresentato di non comprendere gli orari e le
modalità dell’uscita in permesso”.
Per il collegio, presieduto da Roberta Cossia, però,
Vallanzasca non ha mai violato di recente “alcuna prescrizione”
e bloccargli quei permessi è una “sanzione eccessiva ed
ingiustificata”, anche “gravemente penalizzante” per una persona
che “ha trascorso un lunghissimo periodo in carcere e che ha la
necessità di strutturare un percorso di risocializzazione, che
ad oggi sembra essere stato intrapreso con serietà”. Anche il
sostituto pg Nicola Balice, nell’udienza di ieri, aveva dato
parere favorevole all’istanza della difesa. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte