Riceviamo e pubblichiamo
E’ iniziato da poco il nuovo anno anche per la nostra Repubblica, ma con i problemi di sempre peraltro accentuati negli ultimi anni, problemi che hanno cambiato le aspettative e messo un dubbio il futuro per le nuove generazioni. E con il nuovo anno San Marino si ritrova anche un nuovo governo, scaturito dalle elezioni prenatalizie, che hanno visto prevalere quei partiti storici che hanno scritto la storia sammarinese sin dagli anni ’50 e nuovi movimenti da poco sulla scena politica. Molti i problemi sul tappeto che dovranno essere affrontati dalla nuova compagine governativa. Ma uno fra questi, che sta molto a cuore dei sammarinesi, è sicuramente il recupero e il rilancio del Centro Storico di San Marino capitale, attualmente in totale abbandono con alcune aree in forte degrado. I residenti del centro storico, quei pochi rimasti, entro il quale sono nati, dove hanno trascorso la loro gioventù con le loro famiglie, dove hanno compiuto i loro studi, dalle elementari al liceo, dove hanno trascorso il loro tempo libero con i loro amici, si stanno rendendo conto che questo sta morendo in una lenta ma inarrestabile agonia giorno dopo giorno, senza che nessuno ultimamente ,in particolar modo del mondo politico, abbia mosso un dito per cercare di fermarlo. E dire che molti “cittadini” da tempo hanno denunciato ai quattro venti questa tragica situazione che stanno vivendo con profonda tristezza, rabbia e rassegnazione, una situazione che è sotto gli occhi di tutti ma che per la cui risoluzione non sono mai stati fatti progetti convincenti. Il degrado che San Marino Capitale sta attraversando ha radici lontane, da quando i residenti hanno preferito trasferirsi in zone residenziali, abbandonando il paese dove i negozi della quotidianità, si sono trasformati in turistici. Attività che erano in grande auge negli anni passati ma che oggi trovano grande difficoltà, tant’è che sono tanti quelli che hanno abbassato le saracinesche sulle quali è affisso il cartello “Vendesi” in cerca di acquirenti ed investitori, a causa di una crisi che non risparmia neppure il turismo. La rinascita del Centro Storico di San Marino sarà uno dei banchi di prova del nuovo Governo, che dovrà rivedere o migliorare scelte errate dai precedenti che siano programmate e condivise con le categorie economiche, turistiche, alberghiere, commerciali in un più deciso ed ampio piano di sviluppo. Molti i punti da pianificare e rivedere come sedi dell’università, ripulitura e rivalorizzazione di aree in stato di abbandono e degrado, valutare se continuare entro le mura con la raccolta porta a porta oppure l’installazione di isole ecologiche, incentivare la riapertura di attività necessarie per la quotidianità dei residenti, farmacia a tempo pieno con annesso un piccolo pronto soccorso in caso di urgenze, regolamentazione dei flussi turistici con i relativi parcheggi e un tragitto condiviso per il trenino . Queste alcune priorità per tentare, dico tentare, una rinascita del Centro Storico dove continua la fuoriuscita di quei pochi residenti che lo animano e che in pochissimi anni i sammarinesi potrebbero vedere trasformata la loro Capitale in una città fantasma. Un augurio: che i politici, in particolare quei pochi residenti nel castello, a qualsiasi forza politica appartengano eletti alle recenti elezioni, prendano collegialmente ed immediatamente a cuore il problema e si attivino per cercare di far rivivere San Marino, perché di tempo ne è rimasto ben poco per e far sì che il Patrimonio Mondiale dell’Umanità non lo diventi per il degrado.
( Paolo Forcellini)