Il Titano centra cinque obiettivi su sedici segnalati dal Greco, (il gruppo di stati contro la corruzione che è un organo di controllo contro la corruzione del Consiglio d’Europa con sede a Strasburgo). Misure anticorruzione raggiunte e da perfezionare quindi, rispetto alle raccomandazioni, indicate dal Greco.
Gli obiettivi raggiunti dal Titano rientrano nella definizione di linee guida per il controllo del sequestro e della confisca di denaro da parte degli organi di Polizia (in testa Guardia di rocca), al rafforzamento dei meccanismi di reclutamento nella Pubblica amministrazione in ottica di equità, riconoscendo anche come tuttora siano in corso riforme e progetti per una riforma ambiziosa dell’amministrazione e del sistema tributario.
Raggiunta la definizione del regime di responsabilità applicabile alle persone giuridiche, dove il reato di corruzione sia il risultato di una mancata vigilanza. E ancora: l’esclusione della deducibilità fiscale delle tangenti o altre spese legate ai reati di corruzione. Dall’organismo internazionale il riconoscimento dei passi compiuti, ma solo per alcune situazioni sono state adottate misure decisive.
Una sola raccomandazione non ancora messa in pratica che riguarda la formazione per gli agenti di polizia, i giudici e magistrati perché possano applicare in toto le norme in vigore sulla responsabilità delle persone giuridiche. Dieci le raccomandazioni messe in pratica non per intero; in un percorso in divenire che dovrà essere completato entro 18 mesi (avviato nel 2011, dopo l’ingresso del Titano nel Greco nel 2010), con alcune delle lacune evidenziate che sono state nel frattempo colmate.
In primis, la sensibilizzazione e lo studio del fenomeno della corruzione, sviluppando riforme, con attenzione mirata al campo dei contratti e degli appalti pubblici. La richiesta è un approccio maggiormente proattivo nelle indagini sui casi di corruzione, meccanismi che ne incentino la denuncia, ma anche programmi di protezione per chi segnala; una legge appropriata sulla libertà di informazione; un codice di condotta per pubblici agenti e linee guida per le autorità tributarie. Lotta alla corruzione che passa anche da un controllo maggiore, insieme alla valutazione dei rischi, nella concessione delle licenze edilizie.
Insomma, molti passi in avanti sono stati fati, ora occorre completare il cammino al più presto. Ma la strada è segnata.
Così il segretario alla Giustizia e agli Affari Interni Giancarlo Venturini: “Sono soddisfatto, il riconoscimento del Greco è il frutto del lavoro attuato da diversi organismi e diverse segreterie. Per quello che mi riguarda vorrei ricordare il codice di condotta per gli agenti pubblici, la disciplina su sequestri e confisca, gli interventi sulla formazione con la convenzione fra la nostra Università e quella Urbino.
Alcuni agenti della polizia giudiziaria sono stati a un corso dell’Fbi qualche settimana fa. I nostri giudici sono andati quest’anno ai corsi della scuola per magistrati di Firenze. Siamo anche in attesa della ratifica del Consiglio del decreto sugli appalti per la fornitura di beni e servizi nella Pa. Un testo che vorremmo condiviso fra tutte le forze sociali e politiche. Non le nascondo la soddisfazione: quando si lavora i risultati arrivano”.
La Tribuna