
E’ un fardello pesante quello sulle spalle di Roberto Mancini, che ha in mano il destino del mondiale e di quello che rimane del prestigio del calcio italiano scosso dal pesante flop delle squadra italiane nelle coppe. Il Ct campione d’Europa, alla vigilia degli spareggi che devono scongiurare l’onta di un secondo smacco mondiale, osserva con trepidazione il turno di campionato sperando di non ritrovarsi con defezioni importanti. Sarà una lunga cavalcata lunga nove turni per risolvere la sciarada scudetto, le qualificazioni alle coppe e la retrocessione. Tre gli scontri più delicati nel weekend, nelle rispettive categorie: Inter-Fiorentina, Roma-Lazio e Venezia-Sampdoria.
Milan, Inter e Napoli avanzano a passo felpato e nello specchietto retrovisore osservano l’avanzata della Juve, affondata però dal ‘sottomarino’ spagnolo. In attesa dell’ultimo scontro diretto (Juve-Inter del 3 aprile) le prime tre giocano domani in una differita di poche ore. In attesa del recupero col Bologna, colpevolmente ancora senza una data, l’Inter deve ripulirsi dalla polvere di cinque turni da sei punti che hanno incrinato certezze, soprattutto dopo l’opaca prova contro un Torino cui è stato negato un rigore solare.
Inzaghi ha ancora il dubbio del regista, visto che non ha trovato un sostituto adeguato di Brozovic, schiera D’Ambrosio al posto di De Vrij, scalda Correa e Sanchez per subentri in corsa a Dzeko e Lautaro. Di fronte avrà un osso duro, la Fiorentina di Italiano, che vola a +17 punti rispetto all’anno scorso, e che spera nelle coppe nonostante la dolorosa partenza di Vlahovic. A rischio Bonaventura, a suonare la carica sarà il sempre più positivo Torreira mentre Piatek proverà a dare fastidio alla munita difesa nerazzurra. Pioli, che spera in un gradito regalo della sua ex squadra viola, fiuta aria di grande impresa e il suo Milan capolista ha i suoi punti fermi rassicuranti: Maignan in porta, Tomori in difesa, Tonali a centrocampo, Leao sulla fascia a supporto del solido Giroud, che ha reso ininfluente il lento recupero di Ibra. Rientrerà Theo Hernandez e la missione è quella di prendere tre punti a Cagliari approfittando anche dell’affanno dei sardi che con due ko sono tornati a rischiare. Fuori Nandez, Mazzarri ripropone Marin e deve scegliere il compagno in attacco per Joao Pedro. Spalletti affida al tonico Osimhen le speranze per restare in corsa per lo scudetto. La squadra è solida e ben strutturata, ma ogni tanto stacca la spina, come è avvenuta nella rovinosa sconfitta col Milan. Per il tecnico c’è anche il problema del Maradona visto che il Napoli ha vinto 10 gare in trasferta e 8 in casa (ma nelle ultime 7 una sola vittoria e 4 ko). Momento delicato per Insigne, messo un po’ da parte proprio a ridosso degli spareggi mondiali. A cercare di sbarrare la strada ai partenopei sarà la robusta Udinese di Cioffi, che deve recuperare due gare e che meritava di più contro la Roma.
La cavalcata imperiosa della Juve è stata sporcata dalla mortificante resa col Villarreal. Uno schiaffone poderoso che cancella ancora una volta il club dal tavolo dei grandi d’Europa e assesta un colpo economico devastante. Allegri spera ancora nell’aggancio alle tre fuggitive e intanto ha un impegno facile con la Salernitana di Nicola, che non riesce a risalire.
Vlahovic suona la carica, ma si ferma per covid Locatelli.
Le solite motivazioni psicologiche e folcloristiche fanno da corredo al derby romano cui la Lazio arriva meglio per il sorpasso in classifica e per avere riposato, mentre la Roma sbrigava con troppo affanno la pratica di Coppa. Sarri ha ritrovato lo spessore di Milinkovic, non ha mai perso i gol a grappoli di Immobile, ma subisce troppi gol e non può disporre di Zaccagni. Mourinho contrappone i gol di Abraham, la classe di Pellegrini (indubbio per la febbre) e Mkhitaryan, ma le fasce non convincono e il gioco ristagna troppo. Non sempre si possono togliere le castagne dal fuoco nel recupero. Molto dipenderà dalla prestazione di Zaniolo. L’Atalanta si fa largo in Europa ma deve ritrovare lo sprint in Italia visto che ha vinto una sola gara delle ultime cinque. Può farlo in casa di un Bologna che sta ancora peggio (6 punti in 9 gare).
Negli anticipi odierni il Sassuolo senza Raspadori, ma coi goleador Barardi e Scamacca, è favorito sullo Spezia che si è ripreso dopo una lunga fase di apatia. Ultima spiaggia per il Genoa di Blessin (sette pari di fila) e che non vince in casa dalla scorsa stagione, contro il Toro di Juric che ha quasi accoppato l’Inter e presenta il trio Brekalo-Pobega-Belotti in grande forma. Il Verona di Simeone e Caprari può fare il colpo in casa di un Empoli che non sa se può contare su Pinamonti e Bajrami, ma il clou salvezza è Venezia-Sampdoria. I veneti, che vengono da tre ko, hanno la possibilità di agganciare il Cagliari (se perde col Milan) e di portarsi a un punto dei liguri, riaprendo il discorso salvezza. Sarà una gara delicata per Giampaolo che non riesce a dare concretezza a una squadra che ha perso quattro delle ultime cinque gare
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