
(ANSA) – MILANO, 08 FEB – Mps ha chiuso l’esercizio 2022 con
una perdita di 205 milioni di euro, a fronte dell’utile di 310
milioni registrato nel 2021. I conti, si legge in una nota, sono
stati appesantiti da 925 milioni di costi di ristrutturazione
legati al piano di esodi incentivati, al netto dei quali
l’esercizio si sarebbe chiuso con un utile di 720 milioni. Il
quarto trimestre ha registrato profitti per 156 milioni, più del
doppio dei 75 milioni attesi dagli analisti, “a conferma –
spiega Mps – della raggiunta capacità della banca di generare
redditività sostenibile”.
Il risultato, che sconta anche 180 milioni di contributi al
Fitd e al Fondo di risoluzione unico, ha invece beneficiato per
425 milioni della rivalutazione delle attività fiscali differite
(dta), alla luce del miglioramento delle prospettive reddituali
della banca.
Nel 2022 Mps ha registrato ricavi per 3.088 milioni, in
crescita del 3,6% sul 2021, grazie al balzo del 26% del margine
di interesse, spinto dal rialzo dei tassi, che ha compensato il
calo delle commissioni (-8%), penalizzate dalla volatilità dei
mercati. Gli oneri operativi sono scesi a 2.099 milioni (-2,3%),
permettendo al risultato operativo lordo di salire da 874 a 989
milioni (+13,2%), con un contributo dell’ultimo trimestre di 333
milioni, in crescita di oltre il 60% sia rispetto al trimestre
precedente che rispetto al quarto trimestre del 2021. Risultano
invece in aumento le perdite su crediti, salite dai 250 del 2021
a 417 milioni, per effetto del venir meno di 130 milioni di
riprese di valore del 2021.
Il Cet 1 ratio fully loaded, principale indicatore di
solidità patrimoniale, è salito dall’11% al 15,6%, grazie non
solo “all’aumento di capitale” da 2,5 miliardi ma anche “alla
riduzione di rwa (asset ponderati per il rischio, ndr) e
all’utile generato” dalla banca. I crediti deteriorati si sono
ridotti del 20% a 3,3 miliardi di euro, con un’incidenza di
quelli netti scesa dal 2,6 al 2,2%. (ANSA).
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