Una volta c’era il Reggente con la “bursia” e il Reggente “senza bursia”. C’era il “Reggente di Città” e il “Reggente di campagna”. C’era anche il “pestauva di San Marino”, un aneddoto bellissimo, riportato dall’indimenticata Maria Antonietta Bonelli, che magnificava la saggezza, oltre che l’umiltà, della Suprema Magistratura del piccolo Stato, due qualità più luminose della magnificenza di cui splendevano, all’epoca, i Dogi di Venezia.
E’ l’aspetto umano, oltre che la qualifica istituzionale in cui è racchiusa la summa della storia e delle tradizioni repubblicane, a rendere la Reggenza l’istituzione più amata e rispettata da tutti i sammarinesi. I Capitani Reggenti sono coloro che proteggono le vedove e gli orfani. Sono coloro a cui ci si rivolge in ogni momento di bisogno. Sono coloro che rappresentano l’intera cittadinanza, al di là ogni fede politica o religiosa e al di là della condizione sociale. Sono coloro che rappresentano lo Stato e che garantiscono il diritto. Il loro potere simbolico è altissimo, e ciò nonostante, subito dopo il passaggio del collare, tornano ad essere cittadini comuni. Fino a poco fa, ad ogni fine semestre, subito dopo la cerimonia di ingresso, se ne tornavano a casa a piedi!
Non importa chi sia temporaneamente a ricoprire l’incarico: la Reggenza è la Reggenza, non si tocca!
Non ci sono parole che esprimono abbastanza sdegno e indignazione per chi, solo per dileggio, si permette di insultare la Reggenza.
Perdigiorno, ideologicamente frustrati, mangiapane a tradimento, magari imboscati in qualche ufficio della PA, che non sapendo come fare notte, si atteggiano a novelli Savonarola e spargono fango su tutto e su tutti, irridendo il sistema, elargendo lezioni di moralità da quattro soldi, e adesso perfino sbeffeggiando la Reggenza.
Vergogna! Se dovessero guadagnarsi il pane col sudore della fronte, avrebbero meno tempo di insozzare il web con le loro imbecillità. E se davvero avessero voglia di dare un contributo al Paese, non avrebbero necessità di nascondersi dietro ridicoli pseudonimi. L’anonimato è il paravento per nascondere pusillanimi e vigliacchi. Gli altri ci mettono la faccia!
Alla Reggenza va tutta la solidarietà, la simpatia e la stima dei Moderati; la mia personale e, credo di poter dire, anche quella di tutti i sammarinesi!
Il Segretario politico
Angela Venturini