Bologna – Da mercoledì 1° giugno scatta la “fase di attenzione” per gli incendi boschivi su tutto il territorio regionale.
È l’esito di un bilancio idrico assai negativo, dopo un autunno-inverno caratterizzato da scarsità di piogge e di neve, da temperature superiori alle medie stagionali e dalla lunga permanenza di un campo di alta pressione.
Va ricordato – dati Arpae – che il 2021 è stato, in Emilia-Romagna, il quarto anno più secco degli ultimi sessanta. Le piogge sono state scarse e da maggio l’indice di precipitazioni cumulate si è assestato sulla parte bassa della distribuzione climatica mai osservata, raggiungendo a metà settembre i valori più bassi registrati dal 1961. La siccità ha causato una minore ricarica delle acque sotterranee, i cui livelli di falda avevano già sofferto una significativa riduzione fin dal 2017. Anche nel caso degli incendi, dunque, il Climate Change sta dilatando il periodo dell’anno in cui risultano più probabili.
Negli ultimi giorni si è assistito a un aumento della frequenza degli incendi, nella larga maggioranza di piccole dimensioni, ma in vari vasi è stato necessario l’intervento di elicotteri. La situazione viene periodicamente monitorata in videoconferenze a cui partecipano rappresentanti dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, il Comando regionale Carabinieri forestale e Arpae Emilia-Romagna.
Dal 2020, alla fine di queste riunioni, viene diffuso un Bollettino di informazione ai cittadini secondo la logica del Codice Colore, indicata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. Nella videoconferenza del 25 maggio è stata assunta la decisione di diffondere – a partire dal 1° giugno e fino al 15 – un Bollettino Giallo, corrispondente alla “fase di attenzione” e allo scenario di rischio medio e alla seguente formula: “Le condizioni meteo-climatiche e l’umidità del combustibile vegetale sono tali da poter generare un incendio con intensità del fuoco bassa e propagazione lenta”.
La validità del Bollettino 12/2022 (788.22 KB) comincia mercoledì 1° giugno e si conclude alla mezzanotte del 15; la situazione sarà nuovamente valutata l’8 giugno (oppure prima, in caso di necessità).
Gli abbruciamenti non sono ancora vietati, ma disciplinati (articolo 58 del Regolamento Forestale regionale). Ai cittadini, si chiede di gestire con la massima cautela i cumuli di stoppie, legname, sfalci, potature e altro materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli. Non vanno effettuati abbruciamenti in presenza di vento, e occorre limitarsi alle prime ore della giornata. I fuochi vanno spenti entro le ore 11.00; l’abbruciamento deve terminare entro 48 ore dalla comunicazione formale.
L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ricorda che, in ogni caso, prima di procedere agli abbruciamenti, è obbligatorio darne comunicazione ai Vigili del Fuoco: Numero Verde: 800841051.
Inoltre, è disponibile una WebApp di semplice operatività. Vanno compilate le informazioni richieste QUI: https://segnalazioneabbruciamenti.regione.emilia-romagna.it/form-fire
Automaticamente, la comunicazione tramite WebApp verrà trasmessa a Vigili del Fuoco, Comune e Carabinieri Forestale per eventuali controlli.
In caso di avvistamento di un incendio boschivo, chiamare:
– 115 (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco).
Per la segnalazione di illeciti e di comportamenti a rischio:
– 1515 (emergenza ambientale dell’Arma dei Carabinieri-specialità Forestale).
A seguito dell’apertura della fase di attenzione, soprattutto nelle giornate ventose, il Comando Carabinieri Forestale si impegna a incrementare l’attività di vigilanza e controllo sugli abbruciamenti controllati e su tutti i fuochi di materiale vegetale.
Nelle prossime settimane, il volontariato di protezione civile sarà attivato nei punti di avvistamento fissi e con presidi mobili.
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