Perticara. Oscar, cantoniere taciturno che amava le grotte «Tragedia inspiegabile»

oscar morto 2IERI gli amici del Cai erano a ciaspolare sulla neve, tra un vin brulè e uno scatto fotografico da taggare su Facebook. Oscar Leandri, benché iscritto al gruppo, non era con loro. Il corpo di Oscar a quell’ora era già custodito dentro al sacco dei necrofori. La vittima, 54 anni e un impiego da operaio al Comune di Cesena era iscritto al Cai ma, a differenza di quasi tutti gli altri, alle salite preferiva le discese verso gli abissi. Gli altri cercano il sole, lui cercava le grotte e tutto ciò che si arrotola verso il buio, non verso la luce di una scalata da condividere con altri. Oscar abitava a Santa Croce, una frazione di Bertinoro con la moglie e una figlia che giovedì sera, quando non lo hanno visto tornare a casa dalla sua annunciata escursione hanno dato l’allarme. Quando i soccorritori lo hanno trovato in quella gola nella zona di Perticara era vestito in modo normale e le sue attrezzature da speleologo ancora custodite nell’auto. Il sacchetto in testa e i polsi legati hanno però scompaginato le carte di quella che fino a poche ore prima pareva una ricerca scomparsi da rubricare alla voce routine. Ma in questa storia la routine centra poco. Nella foto si vede Oscar nelle sue vesti di lavoro. Faceva il cantoniere per il Comune di Cesena e dalle parole dei colleghi emerge dal fondale di questa storia il volto di un uomo schivo e taciturno. Un uomo che anche quando c’era sembrava non esserci, benché sul lavoro i colleghi ricordino ancora il suo indiscutibile impegno. Un altro collega dice di averlo visto giovedì mattina. Oscar gli riferì di essere in ferie e di avere in serbo un’escursione nelle grotte di Perticara. Si dice che il proposito estremo resti celato fino all’istante fatale, oppure che una sinistra lucidità accompagni ogni gesto prima della tappa finale. Nel dubbio, anche se quella del suicidio resta la pista più battuta dagli inquirenti, la procura vuole analizzare ogni minimo dettaglio. Una vita come una morte è fatta di dettagli. Dettaglio è il riconoscimento che in ottobre Oscar aveva ricevuto dal Cai per i suoi 25 anni di iscrizione al sodalizio cesenate. Un volto tra gli altri, che però sfuma tra i caratteri di uomo che tendeva a starsene per conto proprio. Al Cai lo si vedeva una volta l’anno, giusto per ritirare il bollino dell’associazione. Quel bollino era il legame di appartenenza fragile ad una comunità.

Resto del Carlino