Un episodio drammatico ha scosso ieri la città di Perugia. Una giovane di 21 anni, di origine straniera, è stata vittima di un sequestro e violenza sessuale da parte di un uomo che l’aveva adescata con la promessa di un impiego in un ristorante in apertura nel centro storico.
Secondo le ricostruzioni, la ragazza era stata convinta a seguire l’uomo, di origini afgane, all’interno di un vecchio locale dismesso, dove è stata trattenuta per tutta la notte. Solo all’alba, approfittando del sonno dell’aggressore, è riuscita a scappare.
Durante la drammatica prigionia, la vittima ha avuto la prontezza di registrare con il suo cellulare parte dell’aggressione, un elemento cruciale per l’identificazione dell’autore. Le indagini, coordinate dalla Procura di Perugia, hanno inoltre portato al ritrovamento di tracce biologiche nel locale, con esiti del test del DNA che hanno confermato la responsabilità del 45enne afghano, ora in custodia cautelare presso il carcere di Capanne.
La giovane è stata soccorsa e medicata all’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove le sono state diagnosticate lesioni con prognosi di 30 giorni. L’uomo, privo di legami stabili sul territorio, è stato fermato dalla Polizia a causa del concreto rischio di fuga. Le forze dell’ordine stanno continuando le indagini per accertare eventuali ulteriori fatti analoghi collegati all’indagato.
Il caso evidenzia ancora una volta l’importanza del coraggio delle vittime e delle moderne tecnologie nella lotta contro la violenza di genere.