Pesaro. Ente Fiera si mangia quasi 1 mln di euro anno. Fuori i responsabili

FONDAZIONE FIERE PESAROPesaro. E’ possibile mantenere un ente che divora quasi un milione di Euro ogni anno?
E’ Possibile che nessuno, con un minimo di qualità organizzative, riesca a farlo funzionare come si deve?

Dopo la chiusura dell’Ente Fiere Marche: l’ente che aveva tre strutture a Campanara di Pesaro, Civitanova e la Fiera della Pesca ad Ancona, sommerse sotto il peso dei debiti e delle polemiche interne alla gestione, ora siamo difronte alla medesima situazione.
Perché invece le strutture di Riccione (Palazzo dei congressi) e Rimini (Ente Fiera) sono in attivo, mentre la nostra è una voragine mangiasoldi? Leggendo il Resto del Carlino di oggi si evidenziano questi dati:
Dal bilancio 2014 si evice che ci sono, 373mila euro di perdite, malgrado la Camera di Commercio abbia versato a fondo perduto 500mila euro. Altrimenti sarebbero stati quasi 900mila euro.
Nello specifico, i ricavi per l’affitto degli spazi hanno fatto incassare 359mila euro. I soli costi per il personale, consiglio d’amministrazione, avvocati e revisore dei conti sono stati 291mila euro, per la manutenzione del riscaldamento e lavori affini 229mila euro, solo per affittare in sicurezza gli spazi si spendono 157mila euro, per gli ammortamenti annui delle spese fatte come il nuovo ingresso si spende 495mila euro, oltre a 50 mila di interessi da pagare alle banche per un mutuo di 3 milioni e mezzo preso da Fiere Marche Spa. Che ha cessato di funzionare ma che continua a far girare i costi con la puntualità del tassametro di un taxi. La Fiera, partecipata al 100 per cento da Camera di commercio, mantiene ancora in attività due liquidatori, il dottor Franco D’Angelo e l’avvocato Paolo Pazzi, al costo di 104mila euro all’anno. Per far che cosa lo ignorano quasi tutti, eccetto gli interessati che incassano e il presidente camerale Alberto Drudi che paga imperterrito.

Secondo voi di chi è la resposabilità di questo scempio?

tratto da pagina FB di Fabiano Arcangeli