Il fondo anticrisi fino al 2012 era un fondo gestito direttamente dagli uffici regionali, un contributo annuale fino a 1.200 euro a sostegno delle famiglie, il bando copriva 1.200 richieste. Il meccanismo dell’ISEE ha visto favoriti in maniera preponderante gli extracomunitari che hanno tutti ISEE pari a zero. Su 1.200 ammessi dalla Regione Marche circa 850 erano extracomunitari 190 provenienti da fuori regione e i marchigiani poco più di 150 (nella foto la prima pagina della graduatoria)
Dagli stessi uffici della regione hanno ammesso di essere stati sommersi da telefonate di protesta ed insulti dopo che i partecipanti la bando hanno visto i risultati della graduatoria. Di seguito la Regione per liberarsi da questa incresciosa incombenza ha dirottato i bandi ai Comuni senza modificarne i requisiti.
Poter accedere al contributo di aiuto per le nostre famiglie è una pia illusione tanto che anche un nullatenente disoccupato solo per il fatto di abitare con la mamma con la pensione minima è matematicamente escluso dal bando. Difronte a questa nuova invasione immigratoria se non si applicheranno correttivi dei requisiti minimi necessari per beneficiare dei contributi che prevedano per gli immigrati il possesso del certificato storico di residenza di almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero almeno cinque nella regione le graduatorie che attualmente gli premiano per il 70% arriveranno al 100%. Come se tanti nostri cittadini non sono praticamente al lastrico e bisognosi d’aiuto, ditemi voi se non è razzismo!
di Roberto Zaffini