Pesaro. Ingressi nella Ztl, valanga di multe. Pensionata ne colleziona oltre 20

Le multe in serie annullate dal giudice di pace di Pesaro ad un unico automobilista entrato ripetutamente in Ztl senza essere consapevole di avere il permesso scaduto, hanno fatto accorrere in redazione altri automobilisti nella stessa situazione. Racconta una signora che abita in pieno centro: «Mia mamma sarà passata almeno venti volte nella Ztl col permesso per invalidi scaduto. Veniva a trovarmi. Purtroppo se n’è accorta del permesso non più valido solo quando sono cominciati ad arrivare i primi verbali da 95 euro, cioè pochi giorni fa. Ne ha ricevuti 12. Riguardano i passaggi che ha fatto a novembre e dicembre. Solo che mia mamma è entrata nella Ztl anche nel mese di gennaio e nei primi giorni di febbraio. Poi ha smesso quando le sono arrivate le prime notifiche. Ma lei adesso, che è una pensionata, dovrebbe pagare quasi 2000 euro? Spero – dice la figlia – che il Comune si adegui alla sentenza del giudice di pace che, ho letto sul Carlino, ha annullato le multe di un altro automobilista che non si era accorto di aver avuto il permesso scaduto. Questo automobilista deve pagare solo la prima multa e non le altre. Spero che sia così anche per gli altri che si trovano nella stessa angosciante situazione».

Aggiunge la signora arrivata in redazione mostrandoci il groviglio di verbali appena recapitati: «C’è stata anche confusione. Questo perché mia mamma era stata chiamata al Comando dei vigili urbani per aggiornare il permesso invalidi. Adesso serve metterci la foto così come richiesto dalla normativa europea. Ma quando mamma portò la foto ha pensato che col rilascio del nuovo permesso con la foto ci fosse stato anche il rinnovo. Quindi non ha lontanamente pensato che invece era solo un aggiornamento a sé. Se n’è resa conto quando le sono arrivati i verbali. Per questo è corsa a rinnovarlo in base alla documentazione medica che aveva. Infatti ha avuto subito il rinnovo perché l’handicap ce l’aveva prima e ce l’ha adesso».

La sentenza del giudice Giovanni D’Aloia del 14 febbraio segna un punto di rottura rispetto al passato perché fino ad ora tutte le impugnazioni davanti al giudice di pace di Pesaro sono state respinte. Almeno per casi analoghi. Invece ora, il ricorso presentato dall’avvocato Edoardo Mensitieri per conto di un automobilista pizzicato per molte volte ad entrare in Ztl col permesso scaduto, ha dato credito ad un principio: la buona fede del conducente che pensava di essere in regola col permesso ed invece non lo era. Da qui, l’annuallamento di tutti i verbali, eccetto il primo, perché il trasgressore ha sì violato il codice della strada ma non lo ha fatto apposta. Il Resto del Carlino