Pesaro. Ladri speronano, feriti i carabinieri

I carabinieri intercettano l’auto dei ladri e gli sbarrano la strada mettendosi di traverso sulla carreggiata con la loro Fiat Stilo. I primi, a bordo di una berlina Rover grigia, anziché fermarsi vanno contro alla macchina delle forze dell’ordine a velocità sostenuta colpendola sul frontale; poi scendono dall’abitacolo e si danno alla fuga. I militari, nonostante lo shock per l’urto, reagiscono prontamente e riescono a bloccare due dei quattro delinquenti che erano a bordo della Rover. Gli altri due, invece, scappano a piedi per i campi. Attimi adrenalinici ieri verso le 12,30 in località Osteria del Piano di Pergola. Poco prima alla stazione carabinieri della città dei Bronzi, comandata dal maresciallo Stefano Di Summa, era arrivata la segnalazione di un cittadino della zona: «Dei ladri, stamattina, hanno commesso due furti in abitazioni e adesso sono stato avvertito che si dirigono verso casa mia; hanno una macchina grigio chiaro. Io sono fuori, vi prego intervenite». Una pattuglia dell’Arma si è messa subito in azione e ha incrociato l’auto sospetta proprio nella strada di campagna che conduce all’abitazione dell’uomo che aveva lanciato la richiesta d’aiuto.

Dopo lo scontro fra i veicoli, i militari, ancorché feriti, hanno avuto la prontezza di bloccare due degli occupanti la Rover: un ragazzo del ’94 e una donna 40enne, entrambi di etnia Rom, residenti a Zagarolo, in provincia di Roma, accomunati da un curriculum di tutto rispetto nei reati contro il patrimonio. Sono passati pochi minuti e sul posto, coordinati dal capitano della Compagnia di Fano, Alfonso Falcucci, si sono diretti i carabinieri di Mondolfo, San Costanzo, Fano, Mondavio, San Giorgio, San Lorenzo e Cagli e, in più quelli del Nucleo Operativo e del gruppo cinofilo, ai quali si è aggiunto l’Aereo Club di Fano per il sorvolo dell’area. Una caccia ai fuggiaschi a pieno organico, che poco prima delle 16 ha dato un significativo esito col ritrovamento e il fermo, in aperta campagna, di uno dei due ‘uccelli di bosco’. Si tratta di un altro Rom, anch’egli con residenza a Zagarolo e anche lui con un pedigree criminale ragguardevole, più grande degli altri due già bloccati, essendo nato nel 1966. Nella tarda serata di ieri erano ancora in corso le ricerche del quarto ed ultimo occupante della Rover, per le quali potrebbero risultare determinanti le nuovissime telecamere di videosorveglianza posizionate nei punti strategici di accesso al territorio pergolese e collegate in tempo reale da lunedì scorso con i carabinieri. All’ospedale di Pergola, dove sono stati condotti i due militari contusi nell’urto fra le macchine, i medici hanno dimesso uno dei due con una prognosi di 10 giorni, mentre hanno trattenuto il secondo perché presentava un ematoma in testa. Tutti e tre in caserma i Rom fermati. Il Resto del Carlino