È durato oltre cinque ore l’interrogatorio che ha visto ieri, mercoledì 30 luglio, protagonista Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico ed ex sindaco della città, ora candidato alla presidenza della Regione Marche. Un confronto lungo e articolato con la pm Maria Letizia Fucci, al centro dell’inchiesta giudiziaria ribattezzata Affidopoli, che ipotizza irregolarità negli affidamenti pubblici a due associazioni no profit durante il mandato amministrativo di Ricci.
Alle 10.35 Ricci è arrivato al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro, a bordo di una Jeep e accompagnato dal suo legale. All’ingresso ha lanciato un segno di vittoria, gesto che ha lasciato trasparire sicurezza e determinazione. L’incontro con i magistrati si è protratto per cinque ore e mezza, al termine delle quali l’ex sindaco ha rilasciato una dichiarazione stringata alla stampa, rivendicando la piena collaborazione offerta agli inquirenti e la propria estraneità ai fatti contestati.
Secondo la ricostruzione della Procura, le associazioni culturali Opera Maestra e Stella Polare sarebbero state costituite non per finalità genuine ma come meri strumenti per ottenere affidamenti diretti e contributi pubblici, in assenza di gare o selezioni. Un sistema che, secondo l’accusa, avrebbe prodotto un vantaggio economico per i promotori delle associazioni e un ritorno in termini di consenso politico per l’amministrazione.
Al centro delle indagini anche il ruolo di Massimiliano Santini, stretto collaboratore di Ricci, al quale sarebbe stata affidata una delega ampia e anomala nella gestione dei fondi. Secondo gli inquirenti, proprio quella delega avrebbe permesso di far confluire risorse economiche direttamente a Opera Maestra, guidata da Stefano Esposto, con successivi trasferimenti a beneficio dello stesso Santini.
Nell’inchiesta, che coinvolge complessivamente 24 indagati, a Ricci viene contestato il reato di corruzione. Tuttavia, l’ex primo cittadino ha ribadito con forza la sua innocenza, sostenendo di aver fornito agli inquirenti elementi utili a chiarire la vicenda e a ricostruire correttamente i fatti avvenuti durante la sua gestione amministrativa.
Oggi, giovedì 31 luglio, Ricci si dice deciso a proseguire il proprio percorso politico. Uscito dalla caserma della Finanza con toni fiduciosi, ha fatto sapere che continuerà la sua campagna elettorale “tra la gente e per la gente”, come lui stesso ha voluto sottolineare, affidandosi alla magistratura per l’accertamento della verità e ribadendo fiducia nella giustizia.