Pesaro. “Prevenire per i ricchi è meglio che curare i poveri”. Il Ministro Lorenzin propone il modello CUP Marche … di Roberto Zaffini

fogliox esame_diagnostico“Prevenire è meglio che curare”, era lo slogan in voga ed estremamente lungimirante che per i cittadini della Provincia di Pesaro Urbino non da oggi si è trasformato in “Prevenire per i ricchi è meglio che curare i poveri”. I 12 miliardi di taglio al Piano Sanitario Nazionale riguarderanno soprattutto la diagnostica. Le linee guida impongono limiti ferrei ai medici sull’utilizzo degli esami diagnostici con deroghe che devono essere giustificate. Ma i medici si chiedono come possono giustificarli se solo una analisi accurata può indagare la presenza o meno di patologie importanti? Le analisi correranno veloci per i malati oncologici, quelli già con patologia in essere, ma quelli che sono in sospetto? I medici sono tra l’incudine e il martello, se non ti mettono in lista e poi si scopre una patologia grave, ne sono responsabili, come sono responsabili e pagano se esagerano nella elargizione di prestazioni diagnostiche. Nelle Marche e soprattutto nella nostra provincia purtroppo ormai questa strategia è in piedi da tempo, ma aveva una via di fuga risolutiva verso la Romagna. Ma se anche la dove le prenotazioni funzionavano a meraviglia saranno costretti a limitarsi, rimarrà solo pagare le prestazioni. Questa è la trasformazione della nostra Sanità che era garantita a tutti, come recita la costituzione ad uno stile made in USA. Saranno guai per chi non ha possibilità economiche e la famosa longevità dei marchigiani andrà a “farsi friggere”. Nella foto un foglietto che sta girando su FB tra i vari medici.

Di Roberto Zaffini